"Re" Federico Giampaolo a PS24: “Oddo non si tocca. Pescara, ti basta una vittoria e..”
A CURA DI MATTEO SBORGIA - “I Re lottano in battaglia fino all’ultimo respiro prima di arrendersi”. Lui ,di battaglie sportive (partite), ne ha fatte molte: è il secondo miglior bomber della storia biancazzurra (con 65 goal) dietro al solo Mario Tontodonati. Di chi stiamo parlando? Di Federico Giampaolo, naturalmente. L’ex numero 10 biancazzurro, si racconta in un’intervista ESCLUSIVA rilasciata a Pescarasport 24 tra passato bianconero (ha giocato con la Juve da ragazzino) e biancazzurro.
“Ho fatto il ritiro estivo con il “Divin Codino” alias Roberto Baggio”, racconta. Ma la piazza che lo ha consacrato come giocatore e uomo è stata sicuramente quella biancazzurra. Da tempo il talento originario di Giulianova ha “appeso gli scarpini al chiodo” ed è diventato un allenatore (attualmente è il tecnico dell’Under 17 del Bari) ma non si sottrae alle domande sul Pescara di oggi.
Un giovanissimo Federico Giampaolo, ha militato nella Juve: quali sono i suoi ricordi?
"Belli senza dubbio. Mi hanno preso alla Juventus da giovanissimo: li ho avuto la grande possibilità, di svolgere ben due ritiri pre-campionato con “mostri sacri” del calcio italiano come Roberto Baggio ed altri campioni. Ho fatto anche delle panchine in A. Per il resto, ho giocato con la Primavera bianconera".
Quali sono stati i gol più belli che ha realizzato durante la sua esperienza in biancazzurro?
"Ne ricordo due: uno con la Salernitana ed un altro con il Palermo. Questi sono stati i goal più belli della mia esperienza in biancazzurro".
Il Pescara ha problemi di sterilità offensiva: quanto manca un Federico Giampaolo?
"Il Pescara è una squadra "strana": gioca bene, domina anche ma non riesce a vincere. Bisogna andare avanti con Oddo ed il suo lavoro. Massimo ha dato un’identità ben precisa alla squadra ed è questo ciò che prevalentemente conta. Poi, è normale, lì davanti occorre intervenire. Ma al Pescara serve una vittoria più di ogni altra cosa. Poi ne vedremo delle belle. Questa squadra ha tutte le carte in regola per salvarsi in questo campionato".
Come giudica il lavoro fin qui fatto dal suo collega Massimo Oddo?
"Oddo sta facendo bene: è stato bravo a dare la sua “impronta” alla squadra e si vede. La Serie A è dura, molto dura. Ma io credo che- come ho detto prima- che occorre una vittoria per sbloccarsi".
Lei e suo fratello (Marco ) siete entrambi allenatori. Avete differenze o analogie nel modo di intendere il calcio? Prima o poi, Marco Giampaolo ,ce la farà a sedersi sulla panchina biancazzurra secondo lei?
"Non possiamo essere paragonati e paragonabili. Io, fin adesso, ho allenato sempre nei settori giovanili: lì non c’è pressione come in A, giustamente. Il percorso professionale di Marco ha subito un’evoluzione importante, ora pratica un calcio più offensivo rispetto all’inizio della sua carriera. Lui ha più esperienza di me indubbiamente. Anche se devo dire che ci confrontiamo molto e- se posso- qualche “segreto” lo “rubo”. Mio fratello ed il Pescara si sono sfiorati più volte, ma una cosa è certa: c’è stima reciproca da ambo le parti (sia da parte della società che del tecnico)".
La Juve è la battistrada del campionato italiano: come si batte? Quale sarà il risultato finale di Juventus Pescara?
"Sulla carta non c’è partita: la Juve è troppo superiore da ogni punto di vista. Ma il Pescara - come ha già fatto in altre occasioni - non deve andare a Torino e chiudersi, sarebbe un errore gravissimo. Bisogna giocarle le partite. Occorre di certo fare la gara perfetta. D'altronde , nel calcio, vince chi sbaglia di meno".
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