Prima squadra

Questo Delfino in fuga è già nella storia biancazzurra

Inizio da record per il Pescara di Baldini

29.10.2024 08:16

Aspettando maggio e quel che di bellissimo può portare, questo Pescara è già nella storia. Mai prima d'ora, infatti, una qualsiasi versione del Delfino era stata capace di portare a casa 6 successi esterni nelle prime 6 trasferte della stagione come invece ha fatto la squadra di Silvio Baldini. Che adesso, grazie a numeri complessivi da urlo, butta l'occhio sullo specchietto retrovisore e vede le sagome delle prime inseguitrici più piccole, perchè il divario è aumentato. Sono 4 ora i punti di vantaggio su Ternana ed Entella, agganciate al secondo posto da Torres ed Arezzo, ma il Pescara rispetto a questo poker di squadre ha anche un match in meno e quindi potenzialmente il distacco potrebbe diventare addirittura di 7 lunghezze. E inoltre oggi è attesa la penalizzazione di 2 punti alla Ternana, da tutti ritenuta la compagine più competitiva del Girone B: il dispositivo dovrebbe essere pubblicato sul sito della Figc proprio prima della sfida di stasera contro il Sestri Levante, che apre il turno infrasettimanale, e pertanto i rossoverdi si potrebbero ritrovare a giocare la partita occupando il quinto posto in graduatoria dopo esser scivolati già a meno sei dalla banda Baldini. Il tecnico del Pescara però è concentrato solo sul suo Delfino e sull'insidiosa partita che attende i suoi ragazzi domani, quella contro il Pontedera (che ha appena bloccato sul pari l'Entella) al ritorno all'Adriatico a distanza da un mese esatto dall'ultima volta (la vittoria per 2-1 sul Carpi). E proprio il rendimento tra le mura amiche è uno dei margini di miglioramento che si possono e si devono raggiungere il prima possibile: finora in 4 partite sono arrivati 2 successi e 2 pareggi, cambiare marcia e far rispettare quella che i tifosi chiamano “La legge dell'Adriatico” è il prossimo step. Di partita in partita, però, questa squadra sta crescendo in maniera esponenziale. A Lucca è arrivata una prestazione sontuosa, specie nel primo tempo, agevolata dal vantaggio dopo nemmeno un giro di lancette ma portata avanti con autorevolezza, personalità, ferocia e sagacia. La chiave del primo successo dell'anno con più di un gol di scarto è stata l'intensità altissima che sin dal calcio di inizio l'undici di Baldini, cambiato per metà rispetto alla precedente uscita, è stato in grado di mettere in campo. Pressing organizzato ed aggressivo, distanze giuste tra i reparti e ordine tattico: il Pescara si muove ora come un blocco unico, oliato benissimo, nel quale si riesce sempre a trovare un protagonista di giornata diverso. E se ad Ascoli la palma di MVP era spettata a Vergani, ecco che a Lucca, dove Squizzato e Dagasso in mediana hanno giganteggiato, sono arrivati i primi gol stagionali per uno scatenato Tonin, che si è guadagnato 2 rigori realizzandone uno, e per Merola. E se cambiano gli uomini copertina e cresce il contenuto delle prestazioni ma il bottino resta sempre lo stesso (conquistati 26 punti sui 30 disponibili, 8 vittorie e 2 pareggi in 10 gare disputate), vuol dire che questo può essere davvero l'anno giusto. Il mese di novembre, nell'ultimo triennio letale per le aspirazioni di grandezza del Delfino, sarà la cartina tornasole per capire se questo Pescara ad immagine e somiglianza del suo condottiero può arrivare fino in fondo in testa al gruppo. Possibili periodi di flessione sono da mettere in conto in un cammino lungo come quello del campionato di C, ma aver messo tanto fieno in cascina ed aver creato un entusiasmo nell'ambiente che non si vedeva così da anni è il presupposto migliore per affrontarli senza fare drammi. 

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