Legrottaglie: “Sono emozionato. Come il primo giorno di scuola”
“Voglio vivere il mondo pescarese”
Da lunedì presso il “Poggio degli Ulivi” di Città Sant’Angelo è tornata ad allenarsi la Primavera del Pescara con il nuovo allenatore Nicola Legrottaglie. La carriera da allenatore dell’ex giocatore del Catania cominciò nel 2014 alla guida degli “Allievi” del Bari. Nella stagione 2015-2016 ha allenato l’Akragas in Serie C per poi rassegnare le dimissioni il 17 gennaio 2016. Nel 2017 entrò nello staff tecnico del Cagliari come vice-allenatore di Massimo Rastelli. Adesso comincia una nuova avventura in Primavera1 per continuare l’ottimo lavoro svolto da Luciano Zauri lo scorso anno.
“Sono molto emozionato”- ha dichiarato Legrottaglie - “ È come se fosse il primo giorno di scuola. Dopo un anno e mezzo di inattività sei carico. L’empatia con questi ragazzi è ottima., sono felice. Sento di aver fatto la scelta giusta., sono qua perché condivido i valori ed i prìncipi. Camminiamo tutti verso un unico obiettivo. Ci toglieremo delle grandi soddisfazioni. Sarò onesto, sincero e leale, le mieiscelte avranno la funzione del bene della squadra, quindi del “noi” e non dell’io. Quando lavori nel “noi” aiuti i ragazzi a crescere. Ci saranno situazioni e momenti dove il ragazzo non vive quello che si aspetta dal calcio. Può crescere come uomo. Aiuteremo i ragazzi ad essere più maturi da qui fino alla fine dell’anno.”
Legrottaglie ha detto la sua sul campionato che vedrà i biancazzurri affrontarsi con grandi big del calcio italiano. “Quest’anno il campionato sarà ancora più difficile. Ci saranno squadre importanti. Siamo l’unica squadra di B ad affrontare questo campionato. Sulla carta ci daranno un po’ inferiori agli altri. Faccio le cose per fare il massimo, per vincere. Credo che i ragazzi abbiano delle qualità, dobbiamo farle venire fuori per permettere loro di esprimersi al massimo. È il compito sia dello staff che del genitore. Come giocherà il Pescara di Legrottaglie? Giocheremo un calcio propositivo in base al numero di uomini intorno alla palla. Svilupperemo la densità con tanti giocatori in zona palla. Cureremo molto gli aspetti chiave del calcio, cioè il passaggio, filtrante, la posizione dei giocatori oltre la linea avversaria, un aspetto importante per certe zone di campo. Dipenderà dalle caratteristiche. Vogliamo costruire la nostra identità, capiremo quali saranno le nostre difficoltà giocando con le altre squadre. Spero di poter dire in futuro che Pescara è stato un trampolino di lancio. Sono venuto qui con l’obiettivo di stare bene, vivere la città, vivere il mondo pescarese.”
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