Cani? Gatti siamesi? No, polli
Cani? Di certo non mastini, forse docili cuccioli di chiwawa. Gatti siamesi che graffiano? Nemmeno, piuttosto micetti da coccole. Sicuramente non tigri affamate, in grado di sbranare coloro che cercavano di domarle. In queste settimane a Pescara sono andate molto in voga le metafore di zoologia. Ma forse il paragone più giusto l'ha tirato fuori il presidente Daniele Sebastiani nel post Crotone: polli. "Una sconfitta da polli, gol presi da polli": non ha usato mezzi termini il numero uno biancazzurro. Che si è assunto anche parte della responsabilità. "La colpa è nostra, di tutte le componenti: società, staff tecnico e squadra", le sue parole.
Perchè le colpe sono di tutti, in primis della società per come ha allestito la rosa per poter gareggiare nella massima serie, al netto delle oggettive differenze economiche che non permettevano chissà quali investimenti. Adesso c'è gennaio per provare a rimediare, fermi restando i paletti di budget che limitano il raggio d'azione, sempre che non sia inutile....
Le responsabilità sono anche del tecnico, che ha avallato pubblicamente senza remore e da iper aziendalista il mercato fatto dalla società, salvo poi fare parzialmente marcia indietro. Non ha trovato la quadra giusta ad una squadra che oggettivamente ha grosse lacune e forse non ha più in pugno il gruppo. Il problema probabilmente non è lui, ma per sedici partite non è riuscito ad incidere.
E poi c'è la squadra. Non è fatta di campioni, lo si sapeva, ed è meno forte di quella che ai playoff ha conquistato la A. Ma è l'atteggiamento a lasciare perplessi. Prima dei campioni vengono gli uomini, perdere si può ma solo dopo aver dato tutto.
Nel suo dna questa squadra non ha la vis pugnandi necessaria ad una compagine che deve lottare per la salvezza. Il Crotone non è il Real Madrid, ma sotto questo aspetto ha solo da insegnare al Pescara. Non ha talento, non è bella da vedere, ha mille problemi ed ha iniziato il campionato lontano dal suo fortino, lo Scida. Ma sul campo ha conquistato 4 punti più dei biancazzurri, che ne hanno totalizzati 5 e se ne sono ritrovati - in attesa del giudizio definitivo - tre in più per un regalo confezionato dal Sassuolo. Non c'è personalità, non c'è leadership. Non è un caso che quando montano le pressioni (pensate al modo nel quale sono stati falliti tre rigori su tre) il risultato è pessimo e che quando sulla carta non c'è nulla da perdere il gruppo si esprime al meglio (secondo tempo di Roma contro i giallorossi o contro Napoli, Inter e Milan per fare qualche esempio).
Il bel Pescara di inizio stagione era un fuoco di paglia o è troppo brutto per essere vero questo Delfino che nelle ultime 8 gare ha totalizzato un solo punto ed all'ultimo respiro contro un Cagliari ridotto in 10? Le prossime due partite, quelle prima della sosta natalizia, emetteranno l'ardua sentenza.
"La situazione è grave ma non è seria", avrebbe sentenziato un celebre pescarese, vale a dire Ennio Flaiano. A breve scopriremo se non sia già drammaticamente irreversibile...
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