Contestazione ad oltranza
L'esito dell'assemblea pubblica convocata dagli ultras
Il nuovo capitolo della contestazione al presidente Daniele Sebastiani e alla società è andato in scena ieri sera. Dalle ore 21, nel piazzale antistante l'ingresso della Curva Nord dello stadio Adriatico-Cornaccha in via Pepe, si è tenuta un'assemblea pubblica, convocata dai gruppi della tifoseria organizzata che hanno chiamato a raccolta la città. Per la prima volta nella storia non si è trattata di una riunione ristretta ai soli ultras, ma di un incontro aperto anche a semplici tifosi, agli sportivi e ai cittadini con il fine di allargare e coordinare le forme di protesta nei confronti dell'attuale gestione societaria del Delfino. La risposta dell'ambiente biancazzurro non è stata banale, l'assemblea è risultata assai partecipata e la contestazione andrà avanti, entro i canoni della civiltà e quindi evitando alcuni gravi e pericolosi eccessi come quelli registrati nelle scorse settimane, in forme e modi che verranno definiti e puntualizzati nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. D'altro canto le premesse dell'incontro di ieri sera erano state chiare nel comunicato ufficiale firmato da “Pescara Rangers”, “Vecchia Guardia”, “A Sud del Fiume” e “Grapes”: parlare con tutta la città per capire fino a quale punto c'è insoddisfazione verso l'attuale management per poi trovare unità di intenti con le altre componenti dell'ambiente e sviluppare la contestazione nei confronti del numero uno di casa Delfino ma anche del direttore sportivo Daniele Delli Carri, invitati a farsi da parte. La contestazione dunque proseguirà, ad oltranza
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