Tra (piacevoli) problemi di abbondanza da un lato e carenze strutturali dall'altro
Sugli esterni d'attacco l'imbarazzo della scelta; altrove un solo interprete ed alternative adattate
Mister Silvio Baldini scopre di avere un piacevole problema, quello dell'abbondanza. Non in tutti i settori, perchè la rosa allestita ha carenze strutturali evidenti in alcuni ruoli (vedi il centravanti ed il terzino destro, dove c'è un interprete naturale con alternative adattate), ma con il ritorno ai ranghi quasi completi la panchina pescarese ha in generale l'imbarazzo della scelta, grazie all'intercambiabilità di molti suoi uomini, in vista di 15 giorni assai intensi che prevedono 4 partite in rapidissima successione. Dalla sfida di lunedì alla Pianese a quella al Carpi del 30, ambedue interne, passando per il posticipo dell'Adriatico contro il Perugia del 23 e l'infrasettimanale di Chiavari in casa della Virtus Entella di giovedì 26, il tecnico potrà optare per un turnover mirato in alcuni ruoli chiave del suo 4-3-3, in particolare sugli esterni d'attacco. L'imminente ritorno di Davide Merola, che già con la Pianese sarà tra i convocati per assaporare nuovamente il clima partita, consentirà di alternare i tanti interpreti a disposizione senza perdere di qualità e competitività. Nelle prime tre partite di campionato mandate agli archivi mister Baldini ha optato per Accursio Bentivegna e Gianmarco Cangiano come ali titolari, trovando una rete da ciascuno (più un assist da 3 punti da parte dell'ex Bologna nell'ultimo turno a Rimini), ma si è giovato in particolare del contributo di Andrea Ferraris, due reti in appena 49 minuti disputati, tutti da subentrante. E proprio l'ex Monza si candida nelle prossime giornate a prendersi una maglia da titolare, probabilmente non da subito perchè Baldini, che già muterà qualcosa in mediana rispetto alle prime 3 uscite (dentro Valzania e Lonardi, fuori Tunjov e Squizzato come dopo appena 24 minuti al Romeo Neri), non può permettersi troppi avvicendamenti a cambiare radicalmente fisionomia ad un undici base che finora, pur senza incantare se non a tratti (specialmente nel secondo tempo di Terni e in quello in casa contro la Torres), ha messo già in cassaforte 7 punti sui 9 in palio. Con Meazzi, che ormai è più un esterno alto tattico in grado di spaccare la partita in corso d'opera (vedi Rimini) che non un centrocampista, a completare i ranghi delle ali, Merola può tornare in forma gradualmente e senza forzare, anche se sembra già più avanti del preventivato. Prova ne sia il rientro in campo nell'allenamento congiunto con la Castrum di giovedì, quando ha anche timbrato il cartellino per 2 volte. Un test amichevole contro una formazione di dilettanti è una cosa ed una gara di campionato un'altra, d'accordo, ma le prime risposte del folletto di Santa Maria Capua Vetere sul piano fisico sono più che confortanti e non manca quindi molto per vederlo nuovamente titolare con la casacca biancazzurra numero 10 sulle spalle. Avere tanti giocatori offensivi con diverse caratteristiche potrà poi permettere a Baldini, alla bisogna, di giocare senza vero centravanti ma con un falso nueve tattico. In realtà, oltre a Vergani (l'edema all'adduttore migliora, ma l'idea è di non rischiarlo lunedì) e a Tonin (che partirà titolare contro i toscani del pescarese Fabio Prosperi), come riferimento centrale c'è anche il baby Antonio Arena, pure lui in gol 2 volte giovedì contro la Castrum. Baldini ne parla benissimo e il classe 2009 di origini australiane ha numeri da predestinato, ma difficilmente verrà mandato allo sbaraglio: debutterà in prima squadra di qui a brevissimo, probabilmente già contro la Pianese, ma da subentrante e per pochi minuti per non rischiare di bruciarlo.
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