Il pelo nell'uovo
La scarca capacità di realizzare su azione manovrata
Un ultimo step per diventare davvero inarrestabile. Il Pescara primo in classifica ed in fuga non può e non deve accontentarsi, perchè la stagione è ancora lunghissima e non si possono escludere periodi di magra e mister Silvio Baldini, uno che allena da 40 anni, lo sa bene. Per questo il tecnico vuole spingere al massimo per provare a ricercare la perfezione. Ad oggi parlare di lacune in un cammino da record o quasi sembra un paradosso, ma a ben vedere c'è qualcosa che può e deve essere migliorato presto per poter sognare davvero in grande: la capacità di trasformare la mole prodotta di gioco in gol. Finora, infatti, la banda Baldini non ha segnato molto, 19 gol in 13 partite, ma nelle ultime 4 partite ha spedito in rete 6 palloni e di questi 3 su calcio di rigore ed uno su calcio di punizione diretto. Le altre due marcature sono arrivate da autorete (la prima con la Lucchese) e da mischia all'ultimo assalto al minuto 96 nella gara con il Pontedera (gol di De Marco). Appare quindi evidente che qualcosa, al di là della sfortuna e dei meriti dei vari avversari, non funzioni a dovere negli ultimi 20 metri. Dato il percorso finora messo alle spalle sembra voler ricercare il cosiddetto pelo nell'uovo, ma a ben vedere non è così perchè non sempre si riesce a vincere di corto muso e le partite vanno chiuse presto. Delle 10 vittorie stagionali, solo uno ha avuto più di un gol di scarto, quella di Lucca arrivata grazie ad un autogol e 2 penalty, tutte le altre sono state di misura grazie ad una vera e propria cooperativa del gol (10 marcatori diversi più 2 autoreti) che finora sta supplendo a dovere l'assenza di un vero bomber. Se Ternana e Torres, ad esempio, hanno già dei cannonieri dichiarati a quota 7 dietro l'attuale re dei golador Corazza dell'Ascoli (Cicerelli e Cianci per le Fere, Fischnaller per i sardi), il Delfino ha ancora i suoi principali terminali offensivi che insieme sommano 4 reti (2 Merola, entrambe su rigore, 1 Vergani ad Ascoli ed 1 Tonin dagli 11 metri a Lucca) ed ha come capocannoniere Andrea Ferraris con 3 reti, tutte da subentrante con ultimo sigillo datato 16 settembre (match con la Pianese, poi risolto da un autogol al 93'). L'ex Monza ha finora messo insieme 307 minuti distribuiti in 10 spezzoni di partita, il che significa che va in rete ogni 102 minuti disputati: è una delle medie migliori del calcio professionistico ma per ora ha il ruolo di “spaccapartite”, Una sorta di Provvidenza Massaro di milanista memoria, fatte le debite proporzioni ovviamente. Dietro di lui, insieme a Merola (che l'anno scorso è stato il capocannoniere pescarese con 17 gol, di cui ben 14 nel girone di ritorno dove storicamente riesce sempre ad esprimersi al meglio), nella classifica marcatori di squadra ci sono un difensore, il capitano Brosco con 2 acuti, entrambi da 3 punti l'uno (con Carpi e Spal), e due uomini che non sono titolari di base, come l'ala Bentivegna (in rete con Ternana al debutto e ad Ascoli) e il mediano De Marco (Carpi e Pontedera, ambedue da subentrante e in gare casalinghe). Avere tanti uomini in grado di andare in rete è di certo una risorsa, ma da sola non può bastare. Di sicuramente positivo, invece, c'è un dato statistico assai interessante: il Pescara sfrutta benissimo le palle inattive, da cui sono arrivati 9 dei 19 gol realizzati (il 47,3%) e che finora hanno prodotto 21 dei 32 punti fatti, pari al 65,6% del totale. Al di là dei calci da fermo (i 3 rigori realizzati e la punizione di Tunjov nell'ultimo turno), funzionano gli schemi da corner, da cui sono arrivati ben 4 gol con tutti calcianti e realizzatori diversi. Resta però il fatto che il Delfino fatichi assai ad andare in gol da zione manovrata. Di seguito nel dettaglio i gol da palla inattiva come riportati da Rete8:
Pescara-Pianese 2-1 (93′ angolo di Moruzzi autogol di Pacciardi);
Entella-Pescara 0-1 (corner di Meazzi rete di Valzania;
Pescara-Carpi 2-1 (80′ punizione di Squizzato tocco risolutore in mischia di Brosco);
Spal-Pescara 0-1 (angolo di Ferraris colpo di testa vincente di Brosco);
Lucchese-Pescara 1-3 (rigori trasformati da Merola e Tonin);
Pescara-Pontedera 2-1 (rigore di Merola e al 96′ corner di Cangiano rete di De Marco);
Pescara-Sestri Levante 1-0 (Tunjov su calcio di punizione).
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