Crecco risponde a Maniero: Cosenza-Pescara 1-1
Al "San Vito - Marulla" è andata così...
Crecco consente al Pescara di uscire indenne da Cosenza. L'ex Riccardo Maniero allo scadere del primo tempoporta avanti i suoi (e non esulta), nel finale di patita il pari di crecco che consente al Delfino di evitare di chiudere il mese di ottobre con due sconfitte in appena 3 giorni. Giallo sul pari pescarese: i calabresi hanno a lungo protestato, sostenendo che la palla non avesse completamente varcato la linea di porta.
Adesso subito testa al possimo impegno, #PescaraLecce, in programma lunedì 5 novembre alle ore 21,00, Stadio Adriatico “Giovanni Cornacchia”. Gara sentitissima dalla tifoseria e da non sbagliare.
La gara. Pillon non stravolge il Pescara ed opta non per un massiccio turnover ma per tre novità: tornano titolari Ciofani (out Del Grosso, Balzano va a sinistra), Campagnaro (al posto di Perrotta) ed Antonucci (fuori Monachello, Mancuso torna centravanti). Regolarmente in campo l'acciaccato Brugman e Memushaj, apparso stanco col Cittadella, insieme a Machin in mediana con la conseguente nuova esclusione di Melegoni. Nel Cosenza, Braglia lascia fuori Varone in mediana e si affida in avanti agli ex Baez e Maniero con l'oggetto dei desideri biancazzurri Gennaro Tutino come gioiello in vetrina.
Parte in modo arrembante il Pescara, questa sera in tenuta da trasferta chiara (non quella arancione, per intenderci), con Mancuso che dopo 20 secondo ha la palla buona per indirizzare subito l'inerzia del match a favore dei suoi ma la difesa chiude in corner. E' la squadra ospite a fare la partita, i minuti seguenti al calcio di inziio lo testimoniano: preso il comando delle operazioni, il team di Pillon gestisce il possesso palla e cerca i varchi giusti per colpire. Campagnaro è autoritario in difesa, dirige bene il reparto e fa sentire carisma ed espeienza. Conseguentemente, i padroni di casa trovano almeno ad inizio gara pochi spazi. Al 20', Mancuso ricama per Antonucci che sfiora il primo gol in maglia Delfino con un tocco di sinitro che termina di poco alto sopra la traversa. Al 23', su suggerimento di Balzano è lo stesso Mancuso a provare il calcio a volo, ma l'impatto tra piede e pallone non è perfetto e la palla si spegne sul fondo. Molto più Pescara che non Cosenza, quindi, e al 26' Cerofolini con i pugni respinge un tiro-cross di Balzano che poteva creare vere insidie e poi al 28' Verna si immola per respingere una conclusione ravvicinata e a botta sicura di Machin. Un giro d'orologio dopo, Antonucci, non un gigante, sovrasta nello stacco Corsi e di testa per poco non buca la porta calabrese. Palla fuori di poco e 0-0 confermato. Al 33', dopo una super giocata di Maniero nell'area pescarese, nel velocissimo contropiede Marras gestisce male la superiorità numerica e non riesce a servire Mancuso che, tutto solo, avrebbe avuto gioco facile a battere Cerofolini. Ripartenza letale sciupata, con Pillon che si disper in panchina. Al 37' Baez chiede un penalty per un fallo di mano di Balzano, per l'arbitro Guccini la distanza ravvicinata tra i due contendenti non consente la concessione della massima punizione e lascia correre. Allo scadere, Cosenza in vantaggio con Maniero (che non esulta) ma Fiorillo ha le sue responsabilità, non trattenendo una facile conclusione di Tutino e permettendo all'ex di turno, appostato sul secondo palo, di intervenire in modo vincente.
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Dopo l'intervallo, Pillon decide di tornare all'antico e getta subito nella mischia Monachello in luogo di Antonucci, che comunque non aveva demeritato. Mancuso dunque torna ala, a sinistra, con con Marras confermato a destra. Al 54', Fiorillo con i pugni smanaccia un calcio di punizione da posizione defilata di Baez. Rinfrancato dal gol del vantaggio, ad inizio ripresa il Cosenza sembra più in palla di un Pescara che sembra aver parecchio patito a livello mentale la rete incassata allo scadere di prima frazione di gioco. Al 58', occasionissima per il delfino con Monachello che, dopo una scivolata di Corsi su un primo tentativo, si ritrova il pallone giusto per pareggiare ma calcia icredibilmente fuori. Pillon al 65' decide che la sua squadra ha bisogno di forze fresche e decide di far entrare Del Sole, al debutto stagionale, in luogo di Marras. Ma tatticamente non cambia nulla. Al 73' doppio cambio nei Lupi silani: escono l'infortunato Maniero, autore del gol del vantaggio, e Verna e dentro Baclet e Garritano. Il Pescara non punge, Cerofolini deve sbrigare solo l'ordinaia amministrazione. Al 79' Pillon opta pe il terzo ed ultimo cambio: Crecco rileva Ciofani con Balzano che torna a destra ed il nuovo entrato che si piazza sull'out mancino in un nuovo modulo, il 4-4-2 dove Del Sole e Machin sono gli esterni in mediana. PRoprio Crecco al minuto 86 si produce in uno slaslom in corsa concluso con un tiro che avebbe meritato miglior fortuna ma che termina sull'esterno della rete. Due minuti dopo, dagli sviluppi di un corner, è Gravillon a sfiorare il pari ma guadagna un altro calcio d'angolo. E proprio dal successivo calcio dalla bandierina, Crecco buca Cerofolini per il pari con un giallo: l'arbitro e l'assistente optano per il gol, tra le proteste calabresi. Bragkia, poi allontanato, e soci sostenevano che la palla non fosse completamente entrata, la moviola chiarirà. Ma intanto è pari. Nel maxi recupero decretato non accade altro da segnalare: al San Vito - Marulla finisce 1-1. Ed il Delfino riprende il suo cammino.
Il tabellino
COSENZA-PESCARA 1-0
MARCATORI: 45' Maniero (C), 88' Crecco (P)
Cosenza: Cerofolini; Corsi, Dermaku, Idda, Legittimo, Verna (73' Garritano), Palmiero, Mungo; Baez (87' Pascali), Maniero (73' Baclet), Tutino. All.Braglia
Pescara: Fiorillo; Ciofani (79' Crecco), Gravillon, Campagnaro, Balzano; Memushaj, Brugman, Machin; Marras (65' Del Sole), Mancuso, Antonucci (46' Monachello). All. Pillon
Ammoniti: Baez, Tutino (C), Ciofani, Memushaj, Balzano (P)
Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale
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