La Ternana vuole concedere il bis
La Ternana, durante tutto il campionato, alterna prestazioni e vittorie eccezionali a filotti di sconfitte. Negli ultimi due incontri, però, Roberto Breda sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio pareggiando in casa con il Latina e vincendo in trasferta sul difficile campo di Avellino affidandosi alle parate di Mazzoni e alla fantasia e fiuto del gol di Cesar Falletti. Contro il Pescara, però, il tecnico rossoverde dovrà far fronte a numerose assenze.
Ternana – Pescara, tutte le statistiche. In 32 partite gli umbri sono tredicesimi con 40 punti frutto di dodici vittorie (sette in casa), quattro pareggi (tre lontani dalle mura amiche) e sedici sconfitte (cinque al Liberati). La Ternana ha in media 23’ 52” di possesso palla, i biancazzurri 25’ 50”. Sono 513,3 i palloni giocati dai rossoverdi ad incontro con il 58,1% di passaggi riusciti (gli abruzzesi 596,8 con il 65,1%). Gli uomini di Breda hanno il 43,5% di pericolosità con 9’ 26” di supremazia territoriale, 12 tiri a partita di cui 4,5 nello specchio. Gli adriatici, dal canto loro, sono i migliori della Serie B con il 53% di pericolosità e 10’ 54” di supremazia territoriale in cui tirano 14 volte di cui 5,4 nello specchio. Sono 35 i gol fatti e 40 quelli incassati (24 realizzati e 14 subiti davanti il proprio pubblico) dai ternani. Il Pescara ne ha siglati 50 ma ne ha subiti 45 diventando la quinta peggior difesa del campionato. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete.
Roberto Breda, come Massimo Oddo, sabato dovrà far fronte a numerose assenze. Salteranno il match Valjent, impegnato con la sua nazionale e contemporaneamente squalificato, insieme agli infortunati Lo Porto, Palumbo, Vitale e Monteleone. Non tutto il male però vien per nuocere. Tornerà a disposizione il centrocampista Manuel Coppola, cervello dei suoi e guida davanti la difesa. Probabile comunque il cambio di modulo dal 4-2-3-1 al classico 4-3-3 impiegato nel secondo tempo contro l’Avellino. Confermato, davanti ad Mazzoni in stato di grazia, a quattro il pacchetto arretrato capeggiato dall’ex Zanon duttile sia in fase difensiva che offensiva e la sorpresa Janse. I veri dubbi, però, sono a centrocampo. Breda, solo dopo la rifinitura, deciderà modulo e interpreti. Se il tecnico rossoverde conferma nonostante le assenze il 4-2-3-1 possibile maglia da titolare, dato l’infortunio in settimana di Palumbo, per Paolo Grossi. Falletti e Furlan sulle fasce a sostegno di Ceravolo unica punta. Se, come probabile, virerà per un 4-3-3, Grossi arretrerà di qualche metro con il tridente formato da Furlan, Ceravolo e Falletti. Proprio quest’ultimo è l’asso nella manica rossoverde. Fantasista classe ‘92, può giocare sia davanti la difesa che in attacco. Dotato di buona tecnica, in questa stagione Falletti è maturato partita dopo partita diventando titolare inamovibile e bomber dei suoi con 8 gol siglati. Subito dietro Fabio Ceravolo. Attaccante di razza, con la doppietta realizzata al “Partenio” ha trascinato i suoi in acque tranquille.
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