Prima squadra

Battere il Grifo per più motivi

Stasera, che sera!

23.09.2024 08:12

Una missione per due obiettivi. Sen non di più. Il Pescara questa sera vuole vincere per restare in testa alla graduatoria ed arrivare così, con il vento in poppa e sulle ali dell'entusiasmo, allo scontro diretto di giovedì in casa dell'Entella. Alle ore 20:30, allo stadio Adriatico-Cornacchia, il Delfino targato Silvio Baldini sfida il Perugia di Alessandro Formisano e vuole allungare la sua striscia positiva che al momento parla di 3 vittorie ed 1 pari in 4 partite. Il Grifo si presenta a Pescara con i cerotti, ma il tecnico biancazzurro non sottovaluta l'avversario pur volendo guardare solo in casa propria. Il Pescara nel complesso sta bene: Brosco e Pellacani sono recuperati e dovrebbero partire titolari, rinviando il debutto dal 1' di Mulè. Chi non sta benissimo è Accursio Bentivegna, che potrebbe lasciare il suo posto ad Andrea Ferraris, che per ora ha sempre giocato da subentrante ed è sempre andato in gol: 3 reti in 94 minuti complessivi, alla media spaventosa di un gol ogni 31 giri di lancette. Stasera può ritagliarsi il suo spazio dall'inizio sull'out di destra qualora Bentivegna non desse garanzie di tenuta fisica, ma alla lunga il padrone di quella fascia ha già un nome ed un cognome: Davide Merola. Baldini non ne ha fatto mistero. Al centro dell'attacco giocherà Edoardo Vergani, che non va in rete da 10 mesi esatti e che nell'ultimo incrocio tra Delfino e Grifo ha sbagliato un calcio di rigore determinante ai fini del risultato. La tenuta fisica complessiva della squadra finora ha fatto la differenza a favore nelle prime quattro partite e potrebbe essere così anche stasera contro un Perugia in piena emergenza. A proposito del Grifo: Baldini, un ex, in biancorosso ha avuto un'esperienza da dimenticare. “Ho fatto lì tre settimane e le ho fatte male. Chiedo scusa a società e tifosi, ma non ai calciatori", le parole di Baldini, "molti erano superficiali. Qualche giocatore c’è ancora? Non mi interessa, mi interessa solo il Pescara che deve crescere ancora e non deve accontentarsi fino a fine maggio. Ma non faccio proclami, devo solo allenare e cercare di portare gente allo stadio, sperando che questa favola iniziata pochi mesi fa finisca bene". Anche questa volta la sfida tra Pescara e Perugia all'Adriatico si disputerà davanti alle telecamere di Raisport in chiaro. A gennaio, nella prima gara interna del nuovo anno solare (la seconda del girone di ritorno), c'erano sugli spalti appena 3.720 spettatori (193 ospiti), un numero certamente di molto inferiore quello previsto per stasera, e la partita era una sorta di ultimo treno in chiave terzo posto alle spalle delle fuggitive Cesena e Torres. Salì al volo e in extremis il Grifo, grazie ad un autogol in pieno recupero di Di Pasquale a regalare lo 0-1 finale ad Alessandro Formisano, il più giovane tecnico del calcio professionistico che centrò una vittoria per lui storica contro l'allenatore più anziano, Zdenek Zeman. Sdengo oggi non siede più sulla panchina del Pescara, Formisano invece è ancora il trainer di un Perugia che dopo 4 partite è ancora in cerca di una sua identità e di un successo in grado di rilanciarlo. Il classe 1990 spera di centrare una vittoria di prestigio all'Adriatico, per salvare una panchina che già inizia ad essere rovente e per continuare a mandare ko colleghi più esperti e famosi, come Silvio Baldini che adesso è il senatore degli allenatori di Lega Pro. Il tecnico umbro però dovrà affrontare una vera e propria emergenza in avanti: il gigante Sylla è out e non saranno del match nemmeno il gioiello Seghetti ed il capocannoniere Montevago, 5 gol già in stagione (3 in campionato e 2 in Coppa Italia). “Possiamo contare solo su parte della squadra”, ha detto Formisano parlando delle tante defezioni in organico (all'Adriatico mancheranno anche Leo, Marconi, Lewis, Squarzoni e Dell'Orco), “ma chi ci sarà a Pescara farà parte di un team battagliero che venderà cara la pelle”. Per il match probabilmente rinforzerà il centrocampo, per provare a fare densità nel reparto nevralgico al fine di intasare gli spazi e costringere gli interni biancazzurri a dedicarsi più al contenimento che agli inserimenti. Lisi e Di Maggio possono essere due armi importanti. “Cambieremo qualcosa”, ha confermato. “Il Pescara è squadra importante, costruita bene e secondo la volontà del tecnico. Ora fa un 4-3-3 con i centrocampisti che accompagnano molto l’azione, è una squadra che si diverte, gioca a viso aperto e non specula sul risultato, un po’ come facciamo noi. Il Pescara è una squadra che vive di emozioni e che ha raccolto molto fin qui, anche sapendo attendere per poi sfruttare gli episodi. Dal canto nostro voglio continuare a vedere un’anima nel Perugia. Passione e unione di intenti è quello che voglio perché siamo in difficoltà e dobbiamo restare uniti”. Pensa solo alla gara di stasera il tecnico e non fa riferimenti al precedente di gennaio, quando sullo 0-0 Edoardo Vergani sbagliò un calcio di rigore che poteva cambiare la storia del match e, forse, dell'intera stagione pescarese. E proprio il centravanti biancazzurro stasera vuole timbrare il cartellino a 10 mesi esatti dall'ultima volta. Era il 23 dicembre 2023 e Vergani segnò il gol pescarese nel pareggio interno per 1-1 con la Fermana che chiuse l'anno solare e il girone d'andata. Stasera tornerà al gol?



 



 

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