Sansovini: “Tornare a Pescara è sempre emozionante”
Anche a Chiavari oramai chiamano Marco Sansovini “Il Sindaco”. Il nomignolo donatogli a Pescara ora è di casa anche in Liguria. La sua Entella non è partita benissimo in campionato, ma Sansovini – con la sua implacabile fame di gol – ha già siglato tre reti (una a Bologna, due a Trapani). Ed è entrato nella storia del club.
Fa un po’ strano vederlo nuovamente in biancazzurro, anche se un po’ sbiadito, e non saperlo il centravanti del Pescara. Con il primo realizzato dall'Entella in Serie B, in uno stadio oltretutto pieno di fascino come quello di Bologna, Marco Sansovini si è già preso un pezzo della storia del suo nuovo club. ". Il mio nome resterà sempre associato alla storia dell'Entella - le dichiarazioni rilasciate a PescaraSport24 – e ne sono davvero felice. Però c’è tanto da pedalare nel campionato, personalmente ho iniziato bene ma quello che conta è la squadra”.
Da quanto ha lasciato Pescara ha messo insieme 74 presenze e 32 goal, lasciando ovunque il proprio indelebile marchio. “Qui a Chiavari mi trovo bene, è una città piccolina e a misura d’uomo, perfetta per me e la mia famiglia. Ed anche in squadra mi trovo bene. Perché ho scelto l’Entella? Lo Spezia mi aveva detto di volermi tenere, poi in realtà ha intavolato la trattativa. La Virtus è stata la società che mi ha mostrato reale e concreto interesse, con altre erano state solo chiacchiera. Una volta trovato l’accordo tra le società, io non ci ho messo molto a dire si. E ne sono contento. Qui c’è un bel progetto, si va avanti a piccoli passi come è giusto che sia per una realtà che si sta facendo conoscere ma che è molto seria ed attrezzata”.
Tornerà ancora una volta a Pescara, da avversario. Non è una novità ormai, ma c’è sempre un carico di ricordi e sensazioni a travolgere un po’ tutti quando Sansovini rimette piede all’Adriatico. Non solo il diretto interessato, ma in tanti che ancora rimpiangono “Il Sindaco” “E’ sempre una grande emozione tornare a Pescara, anche se da avversario. Sembra strano, ma è così: sensazioni forti. Ogni anno non vedo l’ora di giocare a Pescara per rivedere tanti amici e tante persone che mi hanno voluto bene e alle quali ricambio l’affetto”.
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