Prima squadra

Un trittico di partite molto, molto importanti alle porte

E' il primo, vero snodo cruciale della stagione per capire ambizioni e possibilità del Delfino

21.10.2023 08:13

 

Ragionare nell'ottica delle tre partite in otto giorni oppure rivolgere la mente solo al prossimo impegno? E' questo il dilemma in casa Pescara in vista del trittico di partite che parte domani a Lucca e che chiude un ottobre di ferro da 8 sfide in 27 giorni. La settimana che chiude un mese senza respiro per i biancazzurri è di quelle importanti, perchè propone in rapida successione la trasferta del Porta Elisa, la partitissima interna contro la Torres di mercoledì e la gara dell'Adriatico contro la Recanatese, ma la sensazione è che mister Zdenek Zeman non derogherà al suo storico principio di valutare di volta in volta le condizioni della squadra e le caratteristiche dell'avversario senza predisporre a priori un turnover studiato. Non che si proporrà sempre la stessa formazione, ma i cambi saranno dettati solo dalle contingenze e dalle valutazioni del momento e non dipenderanno da ciò che il calendario propone. L'unica eccezione domani può riguardare l'impiego o meno di Ivan Mesik dal 1', perchè è in diffida e subito dopo c'è la gara con la Torres capolista, ma la riserva sarà sciolta solo all'ultimo ed in ogni caso Davide Di Pasquale, un fedelissimo di Zeman, fornisce ampie garanzie di affidabilità. Sarebbe lui il prescelto e non Pellacani, che è rientrato a pieno regime solo da una manciata di giorni. Le altre scelte di formazione seguiranno l'andamento della settimana di allenamenti, la prima quasi intera da metà settembre, e l'impostazione che il Demiurgo di Praga vorrà dare alla sua squadra. Tornerà quindi Squizzato in cabina di regia, perchè Zeman ha sempre sostenuto che contro squadre propositive sia un regista più adatto rispetto ad Aloi, che per dinamismo è invece prescelto in partite con avversari predisposti a catenaccio e contropiede, e senza dubbio Tunjov, il grande assente degli ultimi 180 minuti. Lo stesso Aloi e De Marco si giocano la terza maglia da titolare in mediana: hanno al momento eguali possibilità di scendere in campo, ma qualora il prescelto fosse l'ex Vibonese sarebbe la terza volta in stagione con uno stesso centrocampo iniziale in 9 partite: significherebbe che le gerarchie in mediana sono state praticamente stabilite, anche se poi c'è da valutare alla lunga l'opzione Franchini, finora mai utilizzata tra ritardo di condizione iniziale ed infortunio patito a Carrara il 19 settembre che lo ha tenuto fuori finora. Moruzzi, più forte fisicamente e più dedito alla marcatura, dovrebbe essere preferito a Milani, più tecnico e di lettura, sull'out mancino di difesa, ma nella sostanza cambierebbe poco perchè entrambi non hanno mai sfigurato quando sono stati chiamati in causa, pur interpretando il ruolo di esterno basso in maniera differente. In avanti potrebbe essere il grande giorno di Christian Tommasini come centrale del tridente, anche se la Lucchese per natura lascia spazi che potrebbero essere perfettamente attaccati da Cuppone, più adatto dell'ex pisano nell'aggredire la profondità. Meno plausibile dall'inizio la soluzione adottata da Zeman dopo l'intervallo dell'ultimo match in trasferta, ovvero Accornero centravanti di movimento, o “falso nueve” come si ama dire adesso, con Cangiano confermato ala sinistra: è opzione utilizzabile a gara in corsa, anche perchè con 3 centravanti di ruolo in organico farli partire tutti dalla panchina significherebbe averli già bocciati. O quasi. Accornero comunque sarà uno degli interpreti del tridente inziale, non ci sono dubbi, come Davide Merola che spera si realizzi la profezia di Zeman nel post Vis Pesaro: “E' stato poco lucido sotto porta? Non mi preoccupa, farà 3 gol alla prossima”. 

GRAFICA PESCARA CALCIO

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