Prima squadra

I fantasmi di Caraglio e Bianchi Arce

Sessione invernale di mercato (quasi) sempre da incubo in casa Pescara

09.01.2023 00:01

La sessione invernale di calciomercato in casa Pescara, i tifosi lo sanno bene, è stata (quasi) sempre da incubo. Almeno negli ultimi 10 anni. Sono cambiati direttori sportivi a iosa, ma il risultato è stato quasi sempre lo stesso. Inutile fare l'elenco degli affari, o presunti tali, realizzati, con giocatori per lo più transitati per Pescara senza lasciare alcuna traccia. E anche l'ultima sessione invernale guidata da Delli Carri non ha fatto eccezione. Altro campionato, si era in serie A, altre prospettive, ed altre potenzialità. Ma risultati pessimi. Come dimenticare Bianchi Arce e Caraglio? Furono i colpi doc di un mercato che riservò gli arrivi anche di D'Agostino, ormai sul viale del tramonto, di un giovanissimo Beppe Rizzo e del “Tagliagole” Sforzini, subito messo fuori gioco da un infortunio. E di Kroldrup, Zauri e….Sculli, che indossò anche la fascia di capitano (!). La speranza dei tifosi biancazzurri è che ora non si ripeta un mercato di quel tenore. Le premesse, vedi caso Lescano e l'attesa per i puntelli di qualità che servono al tecnico, non sono delle migliori, ma dall'esperienza si impara e stavolta, al netto della crisi di dicembre, questo Pescara sembra migliorabile non con troppo lavoro e certamente non con troppo esborso economico. A Delli Carri tocca trovare i giocatori giusti, in grado di coniugare le necessità di campo con quelle di cassa, con un occhio anche al futuro perchè, qualora l'assalto alla B dovesse malauguratamente fallire quest'anno, in estate non si riparta da zero. E stavolta il ds sembra avere idee chiare e una autonomia di scelta che all'epoca non aveva. Ad onor del vero, comunque, allo stesso Delli Carri si deve anche il mercato di riparazione migliore dell'ultimo decennio abbondante, quello precedente al gennaio del tandem Bianchi Arce - Caraglio. Si era in B, stava nascendo la Zemanlandia biancazzurra ed arrivarono i due rinforzi doc che servivano. Ovvero Nielsen (curiosamente dallo stesso club dal quale è appena arrivato Mesik, corsi e ricorsi storici…) e Caprari, all'epoca giovanissima promessa che poi è sbocciata proprio in riva all'Adriatico. Anche in quella sessione, tuttavia, arrivò un Carneade come Marco Martin, ma in quella macchina perfetta - che va riconosciuto: non è stata smembrata ma addirittura migliorata - un acquisto sbaglio passò (giustamente) sotto silenzio. E addirittura stava per arivare Mauro Icardi al posto di Maniero come vice Immobile. E' storia (leggi qui). La speranza è che il mercato di riparazione 2022 sia simile a quello di 10 anni prima e non di 9 anni fa….

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