Numeri da retrocessione. O quasi
I numeri non mentono. Mai. E parlano ormai da tempo di un rendimento da retrocessione. O quasi. Dal 27 novembre, giorno di Pescara-Catanzaro, è cambiato tutto. Ma per davvero. Quel giorno il Pescara era a -3 dal Catanzaro capolista e aveva alle sue spalle il Crotone. Oggi, è terzo in classifica a -25 punti dal Catanzaro e a -15 dal Crotone. Non è difficile conteggiare quanti punti punti sono stati persi rispetto alle battistrada… Oggi, però, torna in discussione anche quella che appena un paio di settimane fa sembrava una certezza granitica, quasi assoluta: il terzo posto. Oggi il Delfino ha 5 punti in più del Foggia e 6 punti in più dell’Audace Cerignola, prossimo avversario del Pescara, e del Picerno. Rispetto al girone di andata i biancazzurri hanno conquistato 10 punti in meno a parità di partite disputate ma è computo generale a spaventare ancor di più. In 28 giornate sono stati conquistati 48 punti totali, dei quali 35 nelle prime 14 gare (con 27 gol fatti e 10 subiti) e gli altri 13 nelle successive 14 partite (con 13 gol fatti e 19 subiti). I numeri dicono che negli ultimi 3 mesi il numero di punti conquistati e quasi ⅓ di quelli fatti in precedenza, segnando la metà e subendo il doppio rispetto alle prime 14 gare. Da brividi.Fermiamoci alle ultime 5 partite: 1 sconfitta (in goleada), una vittoria (in goleada) e 3 pareggi (due 0-0 e un 1-1) per 5 gol al passivo e 6 all'attivo. La crisi tecnica è chiara, netta, inequivocabile. Sarà irreversibile? Lo scopriremo presto…
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