Prima squadra

Zauri: 'Impariamo dagli errori. Aspettiamo Capuano'

03.04.2014 16:16

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Non solo gli avversari da battere, anche la sfortuna che in questa stagione si è palesata troppo spesso con le fattezze di infortuni: il Pescara a Brescia dovrà fare nuovamente i conti con l'emergenza, specialemente in difesa, ma buone nuove si hanno sul fronte Mascara. Fermo precauzionalmente oggi, Mascara - che ieri era uscito anzitempo dal campo per un fastidio alla schiena - dovrebbe essere recuperabile. Lo staff sanitario garantisce infatti che domani tornerà ad allenarsi. Ancora differeziato per Pelizzoli, Samassa e Capuano. Terapie per Rossi e Schiavi. Fermo Fornito: la radiografia ha escluso fratture, nei prossimi giorni si sottoporrà a ulteriori esami strumentali.

In difesa, stante la probabile riproposizione al centro di Zuparic dopo numerose partite da centrocampista, il peso di contrastare gli avverasi sarà sulle spalle di Luciano Zauri. "Dobbiamo fare i conti anche con gli infortuni - ha detto al sito ufficiale del suo club - che sembrano aspettarci dietro l'angolo in agguato; purtroppo quelli di Rossi e Schiavi li terranno fuori per un mesetto, ma ci si augura che lunedì Marco (Capuano) rientri con il gruppo. In questo momento abbiamo bisogno dell'apporto di tutti ed è bello vedere quanta voglia si ha di lavorare per tornare subito in campo a dare una mano ai compagni".

Dopo il pari con la Reggina, ora c'è l'ostacolo Brescia. "Al di là delle statistiche, la gara con il Brescia è certamente una gara difficile. Non dimentichiamoci che è una squadra con una rosa di tutto rispetto, con delle individualità tecniche importanti. Ci dividono solo cinque punti e sarà veramente una partita dura. Noi vogliamo assolutamente fare risultato per rimanere attaccati alla zona playoff dove ci sono veramente tantissime squadre nel giro di pochissimi punti. E' importante tenere il passo e cogliere ogni occasione: la partita con la Reggina l'abbiamo archiviata e credo che dagli errori si può solo che imparare per non commetterli nuovamente. Chi temo? Ovviamente gli attaccanti. E' vero che mi sento chiamato in causa perché sono i miei diretti avversari, quelli che dovrò marcare direttamente, ma basta pensare a Caracciolo che ha all'attivo ben 15 realizzazioni, per capire quanto peso specifico abbiano lì davanti. La nostra arma? Se ci fosse un'arma vincente, certamente non la rivelerei per non dare un vantaggio a nessuno! Scherzi a parte, credo che un'arma importante che abbiamo a nostra disposizione sia la ritrovata consapevolezza nei nostri mezzi, ci dovevamo dare una scossa e quella scossa ce la siamo data. Ora è necessario continuare a dare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo".

Domani allenamento a porte chiuse

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