Prima squadra

Gianluca Caprari, sarà il suo anno? “Punto a 10 gol”

01.08.2015 08:55

E’ la stagione decisiva per Gianluca Caprari. Il calcio italiano non può più aspettare quello che tre stagioni fa era ritenuto uno dei più importanti prospetti nostrani. Ha reciso il cordone ombelicale con mamma Roma ed ora deve spiccare il volo. L’esito delle comproprietà lo ha stupito – i capitolini non hanno presentato offerta – ma di certo Caprari non è dispiaciuto di essere rimasto in quella che ormai è la sua città adottiva. E’ passato tanto tempo da quel  Sampdoria – Pescara che sancì in epoca Zeman la Serie A per i biancazzurri e lasciava presagire un grande futuro per l’amico di Totti. Due stagioni sfortunate dopo – tra mille infortuni e poco spazio trovato, anche per colpa sua – Caprari cerca la svolta, il salto di qualità. Ed è lui il primo ad esserne consapevole. “Questo è il campionato più importante della mia carriera”, ha detto da Cingoli nel post Maceratese, “spero di avere continuità di rendimento. Finora non ho avuto problemi durante la preparazione, preocede tutto bene”. Ha scelto un nuovo numero da indossare, il 17, quello che nel suo primo anno pescarese aveva sulle spalle Ciro Immobile, l’altro marcatore di quel famoso Sampdoria – Pescara. “L’ho scelto senza alcun timore”, dice in barba alla scaramanzia, “quest’anno farò di tutto per sconfiggere la cattiva sorte ed essere protagonista”, la sua speranza – promessa. Il Pescara cerca un jolly offensivo (oltre ad un centravanti), ma se fosse proprio Caprari la soluzione ai problemi di Oddo? “L’allenatore mi schiera come trequartista o seconda punta, penso siano posizioni ideali per me anche se posso fare anche l’esterno, ruolo che però presuppone un maggior sacrificio e lontananza dalla porta. Il mister invece mi vuole più vicino alla porta avversaria per sfruttare le mie capacità. Il mio obiettivo? Almeno 10 gol”. Per due amici che sono andati via, Brugman e Politano, due che stanno arrivando, anche loro scuola Roma come Caprari, vale a dire Verre e Crescenzi. “Sono contento di rivedere all’Adriatico Politano, con Di Francesco mi ha detto che si trova bene. Mi spiace sia andato via Brugman, con lui avevo un’ottima intesa: toccherà ora a Torreira raccoglierne l’eredità. Con Verre ho parlato moltissimo nei giorni scorsi, mi ha fatto molte domande e gli ho detto che qui ci toglieremo molte soddisfazioni”. Le soddisfazioni delle quali parla saranno colte solo dopo un grande exploit: la Serie B 2015-16 sulla carta sembra molto più impegnativa di quella dello scorso anno. “Il Cagliari è la squadra da battere, però i campionati non si vincono d’estate. Anche l’anno sorso tutti dicevano che il Catania aveva l’organico più forte di tutti, poi sappiamo cosa è successo. Noi puntiamo ad occupare i quartieri alti della classifica”. Anche con il suo contributo, magari dai calci piazzati. Potrebbe essere lui il cecchino del nuovo Pescara. Gianluca Caprari, ora o mai più

Commenti

Le nuove maglie
Prima da ex all’Adriatico per Di Francesco e Politano