Tifosi state vicino... Come 40 anni fa
Qualcuno tra i più giovani può esitare, essere perplesso, ignorando il perché dell’importanza da attribuire ai due terzi di una data, che se completata con l’anno, 1974, potrebbe e dovrebbe far intuire cosa stiamo argomentando. Oltre ad un evento sportivo si trattò del primo grande esodo della tifoseria pescarese. Il campionato di serie C era alla battuta finale e il 16 giugno 1974 si disputava l’ultima giornata. Dopo un quarto di secolo d’infruttuosi e sconfortanti tentativi, era in programma l’incontro decisivo per il ritorno del Pescara in serie B, che aveva lasciato nel lontano 1949. All’andata i biancazzurri si erano imposti per 2-1 grazie alle reti di Battiston e Serato, mentre per i laziali era andato a segno un giovanissimo Alessandro Altobelli, che da Latina spiccò il volo per una carriera prestigiosa e un titolo mondiale al Bernabeu nel 1982. Il pari della settimana precedente all’Adriatico con il Lecce, diretto concorente alla promozione, ottenuto grazie all’indimenticabile Vincenzo Zucchini, aveva fatto slittare il verdetto finale all’ultima giornata che vedeva in calendario Latina-Pescara, mentre il Lecce era atteso dal match interno con la Nocerina, poi sconfitta per 4-2 . Il capoluogo pontino fu invaso dalla mattina dai sostenitori del Pescara. Buon per il Latina che, già retrocesso, si assicurò un incassso da favola. Mai il “Francioni” aveva fatto registrare tante presenze. Per la verosimile vittoria, in considerazione che la squadra di casa non aveva più nulla da chiedere al campionato, si dovette attendere la ripresa grazie a un calcio piazzato di Franco Rosati. Il Pescara era tornato in serie B. Le immagini della partita, realizzate dalla troupe dell’Elettronica Borrelli, per oltre una settimana fecero il giro dei circoli pescaresi, non solo quelli sportivi. Un giorno, un pomeriggio, per un evento che in migliaia vissero direttamente (chi aveva partecipato), o esultando e sventolando bandiere biancazzurre al passaggio delle colonne di mezzi, che dal basso Lazio, attraverso il Parco Nazionale d’Abruzzo, la Valle Peligna, e la Tiburtina Valeria, facevano rientro a Pescara con scritte e canti inneggianti alla serie B. In questo contesto ci sembra opportuno rendere il dovuto omaggio agli elementi di quella formazione: i portieri Cimpiel e Ventura; i difensori Battiston, De Marchi, Ciampoli, Franco Rosati, Loseto, Rossetti; i centrocampisti Ciardella, Zucchini, Lopez, Prosperi, Pennati, Concari, Turrini, Favaron; gli attaccanti Serato, Capogna, Ferrari.
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