Enigma Galano: da valore aggiunto a oggetto misterioso
Quel che si chiamava "Il Robben di Puglia" è ormai fuori dai radar
A CURA DI MATTEO SBORGIA - Le due consecutive contese interne contro Fermana e Modena avrebbero dovuto rappresentare per il Pescara un’opportunità succulenta per rilanciarsi definitivamente e riprendere la rincorsa sulla Reggiana. Così non è stato, inutile girarci intorno. I granata sono di nuovo lontano, a +8. Sabato, con i marchigiani, è arrivata una vittoria a dir poco balbettante a cui ha fatto seguito la sconfitta meritata di ieri sera ad opera degli uomini di Tesser. La truppa di Auteri subisce troppo (16 reti finora) e fatica talvolta anche nella reazione. E’ una pericolosa constante ormai: si deve prendere uno schiaffo (goal) per svegliarsi. Macroscopici e reiterati gli errori di lettura, compattezza e concentrazione. Secondo l’allenatore la squadra non è serena e tranquilla. In alcuni momenti di partita pare anche smarrita, palesando dei limiti strutturali di non poco conto. I fatti dicono questo. Dunque, ogni altra ambizione o velleità di primato, deve essere riposta. Auteri trovi soluzioni alle criticità che si presentano. Parlarne e basta non fa bene a nessuno. Occorre intervenire.
Oltretutto Pompetti, Memushaj e De Marchi dovrebbero tirare il fiato. Se a centrocampo ci sono lapalissiani problemi numerici che impediscono le giuste rotazioni, in attacco così non è. C’è Cristian Galano che non vede il rettangolo verde da titolare dal pareggio interno con la Viterbese di fine settembre. Poi per lui solo una manciata di minuti nel finale della gara di Chiavari. Per il resto tanta panchina. Il ‘Robben di Puglia’ non è contento. Del resto dopo essere rimasto alle dipendenze del sodalizio di Sebastiani, si aspettava bel altro trattamento. Le sue qualità non si discutono e francamente non si comprende il motivo di tante esclusioni consecutive anche se qualche frase sibillina di Matteassi e Auteri può far comprendere la ragione. E’ comunque un vero e proprio enigma. Una situazione, l’ennesima, da risolvere, un calciatore da recuperare e rilanciare. Del resto, non è un segreto, l’attaccante pugliese rende al meglio se sente fiducia incondizionata (Zauri docet). Tempo da perdere non c’è, il Pescara ha bisogno di ritrovarsi e di ritrovare il miglior Galano che in questa categoria è un vero lusso ,di cui non si può più avere la presunzione di fare a meno.
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