Giampaolo: “Che ricordi la finale contro il Martina Franca. Su Zeman e Rossi…”
Le dichiarazioni dell’ex bomber biancazzurro a Rete8
A CURA DI RICCARDO CAMPLONE - Era il 16 giugno del 2003 quando il Pescara vinse la finale play-off di Serie C contro il Martina Franca grazie ai gol di Ottavio Palladini e Cecchini su calcio di rigore che valsero la promozione in Serie B degli abruzzesi. Ai microfoni di Rete8 “Re” Federico Giampaolo ha ricordato la finale di 20 anni fa, il rapporto con Delio Rossi (suo allenatore nella stagione ’96-97) e Zeman: “Sono emozioni indescrivibili. Contro il Martina Franca lo stadio Adriatico era stracolmo ed entrammo in campo con ferocia ed una grandissima motivazione. Facemmo un ottimo campionato ma non arrivammo primi, passammo per i play-off dove incontrammo Sambenedettese ed il Martina Franca. Ricordo il post-gara dove la gente festeggiò su lungomare. Sappiamo benissimo che la Serie C è un inferno e tornare in B con il Pescara fu bellissimo. Cecchini fece un grandissimo campionato, un finalizzatore. Era un ragazzo serio ed a Pescara lasciò un bel ricordo. Avevamo una squadra forte con gente cresciuta nel posto e allenata da Iaconi. Sono legato al Presidente Scibilia, quando arrivai al Bari lui mi prese con Antonio Olivieri. Un grande presidente perché era come un padre, taciturno ma mostrava affetto e stima. Scibilia fece la storia del Pescara. Ricordo che eravamo un bel gruppo, Minnopoli era un buon centrocampista mentre Palladini, ovunque lo mettevi, faceva la differenza. Bonfanti aveva velocità e saltava l’avversario mentre Cecchini finalizzava. Sono passati 20 anni e quando vinci un campionato, soprattutto la C dove a Pescara non viene visto all’altezza del pubblico. Ho visto le semifinali contro il Foggia con un pubblico entusiasta come 20 anni fa. Per invogliare il pubblico servono squadre forti-ha detto Giampaolo-ho visto un pubblico che ti dà una spinta in più. Calaiò era giovanissimo, si vedeva che prima o poi sarebbe esploso ed infatti l’anno successivo fece tantissimi gol. Il Pescara di oggi un parallelo con il Bari? Sì, perché prendere gol all’ultimo minuto è una batosta ed è successa la stessa cosa sia per Bari che per Pescara. Mi è dispiaciuto moltissimo perché pensavo potesse farcela. Dopo il 2-2 di Foggia pensavo che questa squadra potesse andare avanti. Il calcio è imprevedibile, perché all’ultimo minuto Pescara e Bari hanno perso rispettivamente l’accesso alla finale e la Serie A. al San Nicola ci furono 60 mila persone e quando Pavoletti segnò la rete dello 0-1 scese un gelo. Delio Rossi? Ultimamente si erano perse le sue tracce. Sono molto riconoscente a lui perché nella stagione 1996-97 fu strepitoso. Avevamo una squadra forte con il mister che ci fece giocare benissimo. Sono contento che si sia ripreso la scena. Dispiaciuto che il Pescara abbia perso contro il Foggia, perché la caratteristica di quest’ultima è che negli ultimi minuti non molla mai e riesce a superare ostacoli importanti. Zeman? Lo incontrai con il Bari in Serie A quando lui allenò il Foggia, perdemmo entrambe le partite ma all’epoca fece un 4-3-3 che nessuno faceva. Racconto questo aneddoto: quando Zeman allenava il Foggia ricevetti una chiamata dal ds del Foggia in Serie A ma alla fine presero Stroppa. Zeman fa giocare bene soprattutto in avanti. Sarebbe stata una bella esperienza. Zeman ha sempre sfornato giocatori di alto livello come Verratti, Insigne e Immobile e l’attaccante, per il suo modo di giocare, viene evidenziato di più, cosa accaduta quest’anno con Delle Monache. Sono quegli allenatori che andrebbero presi con il treno giusto e ti possono dare una mano.”
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