Ancora niente PalaRoma per le 3 squadre di Montesilvano
Le tre gemme dello sport montesilvanese sono ancora senza casa. Il Montesilvano calcio a cinque Femminile, campione d’Italia in carica, i colleghi della maschile (unici in Italia ad aver vinto un titolo europeo) e l’AcquaeSapone Unigross, una delle realtà più blasonate del panorama nazionale, da alcune settimane sono emigrate a Chieti. La stagione agonistica incombe e la preparazione deve andare avanti, anche tra mille problemi logistici. Contando sulla preziosa ospitalità del Cus Chieti, le tre squadre fanno la spola con il capoluogo teatino per sostenere gli allenamenti, nonostante un calendario della struttura del PalaSantaFilomena intasatissimo per la presenza delle squadre locali e degli ospiti montesilvanesi. "Stiamo conducendo la preparazione tra il Pala Santa Filomena di Chieti, la piscina Le Naiadi di Pescara e il centro sportivo di Cappelle sul Tavo, che la società ha preso in affitto da quest’anno. Speriamo quanto prima di poter utilizzare il PalaRoma, perché allenarsi a casa propria è sempre meglio, anche se le altre strutture sono più che attrezzate", le parole di Gonzalo Santangelo, nuovo preparatore atletico del Montesilvano C5 maschile, affidate ad un comunicato stampa. Come già raccontatovi, da qualche mese è cambiata la gestione del PalaRoma, passata nelle mani di un’altra società cittadina, la Real Dem, dopo tanti anni di gestione del Montesilvano di Antonio Iervolino, e le società in questione hanno problemi a trovare un accordo per l’utilizzo della struttura con il nuovo gestore (sia sugli orari che sulle tariffe). Si spera nel più breve tempo possibile di assistere ad una schiarita su questo fronte, magari con l'interessamento dell’amministrazione comunale. L’addio di queste società dalla città sarebbe infatti una perdita enorme per tutti, dagli sportivi alle famiglie, dagli amministratori all’intera classe politica locale passando per i commercianti. Il movimento futsal a Montesilvano crea un buon indotto che con la migrazione delle 3 principali realtà sarebbe perso. E non è certamente un bene per la collettività, al di là degli interessi di parte dei vari club coinvolti
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