La partita speciale dei fratelli Iaconi
Brescia – Pescara non sarà mai una partita come le altre per Andrea ed Ivo Iaconi. Abruzzesi ed ex Pescara, i due fratelli di Giulianova hanno nel cuore i colori biancazzurri. Nessuno scontos ul campo, ovviamente, ma contro il Delfino “non è mai una partita come le altre” (Ivo Iaconi dixit l’anno scorso).
I due Iaconi a Pescara hanno trascorsi alcuni degli anni migliori in carriera (più Andrea che Ivo, in verità), prima di ritrovarsi a Brescia. Appena Ivo ha chiamato Andrea sulla panchina delle Rondinelle, i soliti malpensanti non hanno sprecato tempo a dar fiato alle illazioni. Ivo, però, ha risposto sul campo e, nonostante i continui rumors su panchina traballante, è ancora saldo in Lombardia.
Era stato vicino al Pescara nel post Marino, ma poi il “suo” Pescara scelse Cosmi. Sembrava l’opzione giusta per rilanciare una squadra allo sbando. Ivo non si è scomposto ed ha aspettato il suo turno, rientrando in serie B dalla porta principale. Da poco ha superato un traguardo record: contro l’Entella ad inizio stagione ha festeggiato le 500 le panchine in campionati professionistici. Prima della sfida a sansovini, le sue statistiche erano così ripartite: 210 gettoni in serie B (ora abbondantemente superate), 266 in I divisione Lega Pro (ex C-1) e 23 in II divisione Lega Pro (ex C-2), con bilancio di 174 vittorie, 145 pareggi e 180 sconfitte, alla guida di Sambenedettese, Taranto, Trapani, Fermana, Catania. Pescara, Pisa, Frosinone, Ascoli, Cremonese, Reggina, Triestina, Carrarese e Brescia, con debutto assoluto datato 20 dicembre 1992, Sambenedettese-Como 2-1 nell’ex C-1. Con il Pescara sabato prossimo vorrà festeggiare una nuova vittoria e pazienza se per lui sarà una vittoria meno dolce. “Il Pescara è in crisi? Non mi fido. Hanno cambiato il loro modo di giocare. Adesso aspettano l’avversario e ripartono. In questa categoria non esistono gare facili”. Per Lui questa lo sarà ancor meno, anche per motivi sentimentali.
Andrea Iaconi è stato a lungo un punto fermo del Pescara in un periodo dove era costretto a fare le cosiddette nozze con i fichi secchi. Per anni ha allestito squadre importanti con pochi spiccioli, unendo una rara competenza calcistica ad una virtuosa gestione economica del budget messo a disposizione dal club. La sua strada si è divisa da quella del Delfino e si è incrociata solo da avversario, nonostante a più riprese il suo nome è sia stato accostato a presunti contatti con la nuova dirigenza (prima e dopo Lucchesi, prima e dopo Delli Carri). Brescia – Pescara, la partita della sopravvivenza per Marco Baroni, non sarà solo quella dell’amarcord per i fratelli Iaconi: nel Brescia opera un altro ex biancazzurro, quel Pierfrancesco Visci che alla causa Pescara ha dato le migliori energie e competenze. Avranno tutti gli occhi lucidi, ma sul campo sarà battaglia. Avversari per 90’, ma nemici mai.
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