Settore giovanile

Ingretolli, il bomber biancazzurro del domani

29.04.2014 10:13

Ingretolli


Cristiano Ingretolli, attaccante fuoriquota della Primavera biancazzurra, è tornato alla grande in campo dopo la maxi squalifica 15 mesi, ridotta poi ad otto, rimediata nel fine gara con l’Ascoli la scorsa stagione. In undici partite del campionato Primavera l’attaccante romano ha già realizzato 8 gol, gli ultimi nella sconfitta interna contro il Brescia.

Nato il 3 marzo ’94 a Palestrina e cresciuto a Marino, zona castelli romani, Ingretolli è il prototipo dell’attaccante moderno: forte fisicamente, prestante, alto 1.85 ed abile di testa, non troppo rapido ma con tanta tecnica. Cresciuto nelle giovanili del Lecce, il baby attaccante è stato acquistato dal sodalizio dannunziano nel luglio 2013 nonostante la stagione non troppo esaltante in Puglia con appena 4 gol in 20 partite.  Il debutto con la casacca biancazzurra è con i fiocchi: doppietta nel baby derby del primo settembre 2012  contro il Lanciano vinto 3-0 dai ragazzi di Bucchi. Il 22 aprile 2013 però, nonostante la stagione fosse già conclusa, rimedia a fine partita nel derby con l’Ascoli una squalifica di 15 mesi, ridotta poi a 8, per un colpo alla taekwondo per difendere i suoi compagni di squadra. Nonostante questo Mister Giampaolo gli ha dato subito fiducia, mettendolo subito nell’undici titolare il 18 gennaio 2014 con la Ternana. Il numero 9 biancazzurro ha ripagato ampiamente la fiducia ripostagli dall’allenatore e dalla società con una buona gara impreziosita da un gol dopo appena 3 minuti di gioco. Nelle partite successive tante prestazioni di spessore e 5 reti: il gol della bandiera contro l’Atalanta, il momentaneo 1-0 ad Appiano Gentile contro l’Inter  ed altre tre reti nelle trasferte vittoriose di Cittadella, Varese e Lanciano. Il suo idolo in campo e fuori è Fernando Torres mentre, tra i biancazzurri, Nando Sforzini simile a lui fisicamente. Frequentante l’ultimo anno di ragioneria, l’attaccante dai capelli rossi è tornato prepotentemente in gioco conscio dell’errore commesso e pronto a giocarsi le sue carte inseguendo il sogno di calcare il terreno dell’Adriatico con la maglia biancazzurra.

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