La dura preparazione di Zeman: curiosità
La giornata dei biancazzurri
In precedenza vi avevamo fornito il "decalogo" della rigida preparazione estiva di mister Zdenek Zeman (leggi qui). Adesso puntiamo l'attenzione su un aspetto importantissimo, l'alimentazione e gli orari. Poche regole, ma ferree e guai a chi sgarra. Non si fanno sconti a nessuno. Anche sul comportamento. Fino al 25 luglio i biancazzurri resteranno a Rivisondoli lavorando senza sosta due volte al giorno, poi il boemo concederà 72 ore di stop con i lavori che riprenderanno a Palena il 29.
Niente caffè (per ora totalmente bandito dall’allenatore), nutella, bevande gassate e uova (al mattino), no all’uso del cellulare nei momenti di gruppo (pasti ad esempio) e massima concentrazione durante le sedute: Zdenek Zeman non transige su questi aspetti. Sull’altopiano delle Cinquemiglia la sveglia suona presto. Al massimo alle 7,30 i calciatori devono lasciare la camera e fare colazione entro le 8,15: i calciatori possono scegliere tra thé, succhi di frutta o yogurt, fette biscottate e marmellate, gallette di riso o cornetti a lievitazione naturale. Le proibizioni di Zeman colpiscono anche la nutella e le uova (sono ammesse solo di sera), alimenti "pericolosi" per gli atleti in generale e soprattutto in una fase delicata come questa.
Terminata la colazione, due pulmini trasportano la comitiva dall’albergo al campo sportivo (il primo parte alle 8,30, poi altri due viaggi avanti e indietro) e alle 9,15 si inizia a lavorare fino alle 11,30 circa. Al termine della seduta mattutina, acqua naturale e vari tipi di frutta (albicocche, anguria, pesche, mele e pere) sono lo "spuntino" concesso. Preferiti i prodotti naturali agli integratori in ogni caso.
Il pranzo a buffet inizia alle 13 con menu vario: pasta al pomodoro o in bianco, minestrone, passato di verdure, bresaola, prosciutto crudo, grana, carne bianca e rossa ai ferri o arrosto, verdure crude, grigliate o bollite. Non il cosiddetto “wash out” totale, la dieta disintossicante a base di sole patate e verdure che anni fa caratterizzava i primi giorni dei ritiri zemaniani (chedere referenze in tal senso a Foggia, Roma o Lazio). Zeman pesa spesso i giocatori. Dopo il pranzo c'è il riposino prima delle nuove fatiche: stop alla "sietsta" alle ore 15,15 circa. Alle 15,30 parte il primo pulmino per riportarli al campo e alle 16,45 prende il via la seconda seduta che termina intorno alle 19-19,15. Verso la fine dei lavori c’è spazio per il discorso alla squadra e per un po’ di fisioterapia.
La cena inizia alle 20 e il menu del pranzo viene integrato con altre portate (pesce, in particolare il salmone, ma non sempre, e qualche carboidrato sottoforma di pasta). Dopo cena sono liberi fino alle 22,30: un po’ di televisione, una partita a biliardo o a carte anche se c'è la possibilità di fare un giro in paese (non è vietato dal regolamento). Tuttavia in molti preferiscono recuperare e dedicarsi al sonno: la giornata è stata pesante e il giorno dopo è assolutamente identico....
Foto: Pescara Digital
Commenti