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Verratti: “Il mio primo pensiero? Il risultato del Pescara”

20.04.2015 12:25

Che Marco Verratti fosse legato al suo Pescara è cosa nota. Che però sia “ossessionato” – in senso positivo – dai biancazzurri, forse, è meno noto. Non recide il cordone ombelicale con la sua squadra del cuore e, in attesa di tornare a casa tra il 20 e il 23 giugno (anche per partecipare al Memorial Zucchini, saltato lo scorso anno causa preparazione al Mondiale brasiliano), si è confessato a L’Equipe. Raccontato un gustoso retroscena. Poco prima che Ancelotti, suo primo tecnico in Francia, in un'intervista su Es Radio, elogiasse il centrocampista ex Pescara: "Verratti mi piace molto ma non ho provato a portarlo qui a Madrid. È un intoccabile al Psg, non è in vendita ma per me è il miglior calciatore italiano in circolazione". verrattinho“Seguo sempre il Pescara”, dice il Gufetto. “Mi ricordo della mia prima gara al Psg, giocavamo contro il Lorient e la alla stessa ora c'era Pescara-Inter, alla fine del primo tempo ero diventato pazzo perché non sapevo il risultato del Pescara. Anche ora per me e' un po' così, ma riesco a organizzarmi e vedo le gare del Pescara, ho molti amici nella squadra, nei dirigenti, nei tifosi. Pescara resterà sempre nel mio cuore", ha detto Verratti. Circa la famosa estate del 2012 – oggetto di tanti racconti postumi (leggi qui) – ricorda: "Non ho rimpianti per aver lasciato Pescara, vorrebbe dire che non mi trovo bene qui, per il club e per me era una scelta impossibile da rifiutare. I dirigenti hanno preso molto denaro per ricostruire la squadra e io ho avuto la possibilità di confrontarmi con grandi campioni e sono felice, non ho rimpianti, solo meravigliosi ricordi”. Verratti ha sempre un posto speciale nel suo cuore per il Pescara. E l'infanzia di Verratti? Il centrocampista svela alcuni aneddoti divertenti: "A scuola ero l'ultimo della classe. A 14 anni mi allenavo già con i grandi e non riuscivo a gestire calcio e scuola insieme. Ero stato bocciato per la seconda volta consecutiva e allora ho deciso di puntare tutto sul pallone e mi è andata bene. Ma c'è da dire che non è sempre la scelta giusta da fare per un giovane. Il Pescara? Da giovane ero un vero tifoso, spesso andavo in trasferta per seguire la squadra con i miei amici. Erano momenti spensierati che non dimenticherò mai. Ricordo con piacere anche i primi anni in prima squadra. Si andava in 40 al ristorante e si faceva una grande confusione. Eravamo ragazzini ma ci divertivamo un sacco. Ricordo anche la trasferta a Cava de Tirreni nel maggio del 2009 quando vincemmo 4-3 contro la Cavese e ci salvammo all'ultima giornata. Anche adesso sono rimasto un tifoso del Pescara”. E Pescara ed i pescaresi avranno sempre Marco Verratti nel cuore.    

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