Salernitana: a Pescara il tutto per tutto
All'Adriatico la gara della vita
A CURA DI CLAUDIO ROSA -
Ultimi novanta minuti di stagione regolare per il Pescara di Bepi Pillon che, all’Adriatico, cercherà ovviamente di mettere in sicurezza i playoff, senza dover dipendere dagli altri campi. L’avversario è però la Salernitana del nuovo arrivato Menichini che, con una sola partita a disposizione, dovrà salvare i campani.
SALERNITANA, UNA SCELTA DI CORAGGIO
È arrivata la notizia che in molti già sospettavano, Angelo Gregucci non è più l’allenatore della Salernitana. La decisione, che era nell’aria da tempo, è arrivata dopo la partita con il Cosenza, quarta di una serie di sconfitte che hanno riportato i granata ad un passo dalla zona playout. Una scelta per certi versi obbligata, nonostante l’impegno e la passione dimostrati dall’ormai ex tecnico salentino. Al suo posto è stato chiamato Leonardo Menichini. L’allenatore, già sulla panchina campana dal 2014 al 2016, è già stato annunciato ufficialmente ed otterrà il rinnovo automatico in caso di salvezza. Un motivo in più per buttare il cuore oltre l’ostacolo sabato, in una sfida che qualche settimana fa sembrava ininfluente. Ed invece eccoci qui, a parlare di una partita di una delicatezza estrema. Il coltello dalla parte del manico è, al momento, ancora nelle mani della Salernitana che, in caso di successo, sarebbe già salva. Diverso, e più complesso, il discorso se dovesse essere il Pescara a vincere: a quel punto lo sguardo si volgerebbe verso gli altri campi, dove Livorno, Foggia e Venezia si giocheranno un posto in paradiso. Tra queste, sono Venezia e Livorno ad avere il compito più facile, dovendo sfidare rispettivamente Carpi e Padova, già retrocesse matematicamente. Il compito più difficile spetta invece al Foggia, impegnato nella trasferta di Verona, con una Hellas costretto a vincere per sperare in un posto nei playoff. Insomma, la lotta è sempre più avvincente e mancano solo novanta minuti. La prima mossa la Salernitana l’ha già fatta, richiamando in panchina come detto Menichini. Una scelta che per certi versi rievoca quella adottata dal Pescara nel 2014, quando ad una giornata dal termine venne chiamato Oddo a guidare i biancazzurri verso la conquista dei playoff. Quel cambio sorrise al Delfino, e chissà che non possa fare lo stesso con la Salernitana.
SALERNITANA, L’ULTIMO 11 DELLA STAGIONE
La domanda che si fanno tutti ora è la solita, quale sarà il primo 11 della stagione messo in campo da Menichini? L’idea è che si possa puntare sul 442, dove però il grande escluso in quel caso sarebbe Rosina, in gol nell’ultima partita con la Salernitana. Dovrebbe essere quindi questo il modulo scelto dal nuovo tecnico dei campani, che in quel caso punterebbe forte in avanti con la coppia Djuric-Calaiò, mentre a centrocampo i due ad agire centralmente sarebbero Di Tacchio e Akpa Akpro, con il già citato Rosina che resterebbe fuori dall’undici dei titolari. In difesa spazio al duo Migliorini-Mantovani, con Pucino e Lopez a completare la linea difensiva. Restano da chiarire gli spazi lasciati liberi sugli esterni, con Casarola preferito a destra, mentre sull’out opposto ballottaggio tra Djavan Anderson ed Orlando.
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