Ore calde per la panchina del Pescara
Si allontana Auteri, Iervese in standby. Altri 2 nomi valutati
Il Pescara sta per vivere alcuni dei giorni più importanti, anche se la “deadline” potrebbe dilatarsi. Sono quelli della scelta di d.s. e allenatore, primi passi ufficiali della nuova stagione in C. Azzeccare queste due scelte iniziali è fondamentale per affrontare al meglio una campagna trasferimenti assai complicata. Sul fronte d.s., con Manari che oggi ha parlato con il Novara e che non rientrerà nei piani della nuova proprietà, Fusco sembra non essere così saldamente in pole come si pensava qualche giorno fa. La situazione è in evoluzione e non si possono al momento escludere candidature di nessun tipo, anche quelle finora non emerse a mezzo stampa.
Dopo la scelta del d.s. arriverà quella del tecnico. Ma Sebastiani già sta valutando i candidati. Su Auteri, che piace, c'è tanta concorrenza ma la sua candidatura sembra perdere quota. In standby Iervese, che dopo la vittoria del campionato vuole vincere anche la Supercoppa Primavera2 (si attende l'ufficializzazione dell'Adriatico come sede del match) e si sente pronto per la panchina della prima squadra. Nelle ultime ore, secondo quanto da PS24 raccolto, prendono invece quota due profili: sono quelli di Pasquale Padalino e, un po' a sorpresa, di Luciano Zauri. Il primo, ormai ai titoli di coda con la Juve Stabia, piace a mezza C e non sarebbe indifferente nemmeno a Sebastiani. Ha lavorato in stagione con Elizalde e Borrelli, che sono in organico a Pescara dopo il rientro tra dal prestito, pratica un buon calcio e sa coniugare giocatori esperti a giovani da lanciare .L'addio del secondo alla panchina del Pescara a inizio 2020 è stato definito tempo fa da Sebastiani "l'errore iniziale" del tracollo biancazzurro dell'ultimo anno e mezzo. La stima del presidente è rimasta intatta, Zauri potrebbe aver voglia di prendersi una bella rivincita in una città alla quale è legato e in una società che lo ha accompagnato prima alla conclusione della carriera da giocatore e poi all'inizio di quella da tecnico (dapprima come collaboratore di Oddo, poi “in prima” nel settore giovanile e infine in prima squadra). Il quasi totale azzeramento della vecchia guardia farebbe venire meno anche uno dei motivi dell'addio di un anno e mezzo fa. Ora è alla Primavera del Bologna, ma il suo profilo è valutato da parecchie squadre di C (anche del Teramo si è passato)
Passando ad altri discorsi, il Pescara potrebbe evitare il girone C, quello meridionale, ed essere inserito nel Girone B, quello del centro Italia per intenderci: il criterio scelto dalla Lega e il roster delle squadre già presenti nella terza serie nazionale sembra far propendere per questa soluzione. Tuttavia per conoscere la collocazione definitiva bisogna attendere l’esito dei playoff di C (una tra Avellino e Catanzaro potrebbe salire in B) e il ripescaggio della 60esima squadra dopo il forfait dell’anno scorso del Trapani, utile per completare l’organico della terza serie: la Lega Pro infatti deve ancora decidere se ammettere una squadra del sud al posto del Trapani o attingere dalla graduatoria nazionale dei ripescaggi. Ad oggi tuttavia sembra davvero plausibile la collocazione del Delfino nel Girone B, meno caldo da un punto di vista ambientale e con trasferte logisticamente meno complicate.
Infine, cambierà totalmente lo staff sanitario del Pescara. Il prof. Vincenzo Salini, in carica dal 1999, lascia il club biancazzurro come anche il dottor Michele Abate e il resto dello staff. Salini potrebbe lavorare nel Monza o nello Spezia
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