Il sogno (probabilmente irrealizzabile) di Sansovini: "Vorrei chiudere la carriera a Pescara"
Il Francavilla farebbe carte false per lui che sogna un addio al calcio in biancazzurro
Sta per compiere 38 anni. Ha un altro anno di contratto con il Pescara. E’ uno dei più amati di sempre dalla tifoseria e dalla città. E per qualcuno meriterebbe di chiudere la carriera all’Adriatico. Non giochiamo a “Indovina chi?”, ma parliamo semplicemente di Marco Sansovini. Il Sindaco, uno dei bomber più prolifici della storia del club biancazzurro con 54 gol in 166 partite. L’attaccante reduce dal prestito alla Fermana, 29 presenze e 5 gol in C con i canarini marchigiani, aspetta che squilli il telefono nei prossimi giorni. Vuole conoscere il suo futuro e continua ad accarezzare il suo sogno nel cassetto.
Lo stesso sogno che alcuni tifosi coltivano da tempo, tanto da lanciare una sorta di petizione social per convincere la società a riportare Sansogol in biancazzurro: “Una chiamata del Pescara? Beh, uno ci spera sempre, anche se non credo arriverà. Sarebbe il massimo, non credo ci sarebbe bisogno neanche di parlare: un contratto per un’altra stagione già ce l’ho…”, dice l’attaccante romano arrivato la prima volta nel 2007 su intuizione dell’ex ds Nucifora e tornato nel 2009 con un grande investimento voluto dell’ex presidente De Cecco. “Se c’è voglia di rendermi ancora partecipe, con qualsiasi ruolo all’interno del gruppo, ripeto: non servirebbe neanche parlarne”.
Qualche mese fa, prima dell’esonero di Zeman, Sansovini credeva che il Pescara avrebbe conquistato un posto nei play-off. Le cose poi sono andate diversamente: “La squadra c’era, anche se si è salvata all’ultima giornata – spiega l’ex attaccante del Delfino, 16 gol in B con il boemo nel 2011/2012 – . I giocatori sono di qualità. Ma si sa come vanno le cose nel calcio: cominciano a mancare i risultati e ti ritrovi in un tunnel. Quando ti accorgi di essere scivolato in fondo, poi, le qualità dei singoli vengono meno. La salvezza è stata comunque portata a casa, per come si stavano mettendo le cose, è andata benissimo. Il merito, manco a dirlo, è stato tutto di Pillon”. Del tecnico veneto, vicino alla conferma per la prossima stagione, ha sentito parlare egregiamente dal suo ex compagno di squadra, Fiorillo, che ne raccoglierà la fascia di capitano nella prossima stagione: “Me ne hanno parlato come di una persona onesta, semplice, per bene, concreta. Un uomo di calcio, che non inventa nulla, ma ha esperienza da vendere. E in quel momento delicato della stagione, al Pescara serviva proprio uno come lui. Conferma meritata sul campo: da anni allena squadre di livello, ha dimostrato la sua bravura e può fare bene. Vincenzo prossimo capitano del Pescara? Lo merita. Un bravissimo portiere, ragazzo a posto con valori solidi, legato alla città e coinvolto nell’ambiente. E’ perfetto per quel ruolo”, dice ancora il Sindaco, passato anche da Spezia, Novara ed Entella in serie B.
Da ex allievo di Zeman, come giudica il flop del boemo nell’ultima stagione? “Secondo me non tutti credevano nella sua filosofia. E con lui, se capita questo, viene giù tutto il castello. Zeman va seguito fino in fondo, se qualcuno nel gruppo non ci crede molto o non lo segue affatto, difficile vedere il suo marchio di fabbrica…”. Iniziano le vacanze per Sansovini: il 17 giugno festeggerà i suoi 38 anni. Non pochi per un calciatore, ma l’ex bomber pescarese è in forma e non intende smettere adesso. “Mi sento bene, voglio giocare. Spero di segnare ancora qualche gol…”. E perché no, magari di farlo all’Adriatico.
(FONTE: IL MESSAGGERO ED. ABRUZZO)
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