Prima squadra

Da dove riparte il Pescara per i playoff?

Il cammino in regular season dice che....

02.05.2023 00:01

 Sulle ali dell'entusiasmo, con  il ritorno di Zeman e gli effetti della cura del demiurgo boemo, con ancora margini di miglioramento (recupero infortunati, condizione fisica, meccanismi zemaniani più oliati e rodati da giorni di lavoro senza gare ufficiali), il Pescara prepara i pareggi promozione , ai quali arriva con gli stessi punti dello scorso anno con la coppia Auteri-Zauri (primo tecnico sostituito a 3 giornate dall’epilogo della stagione regolare), ovvero 65, ma con un cammino diverso (scoppiettante all'inizio, poi lunga crisi infine il cambio di marcia col ribaltone in panchina) rispetto ai biancazzurri del 2021-22, che chiusero al quinto posto nel girone B che non aveva uno schiacciasassi come il Catanzaro (Modena e Reggiana hanno duellato ben più a lungo di quanto non abbia fatto la banda Vivarini col Crotone). Quest'anno, è noto, con lo stesso score di punti hanno chiuso sul gradino più basso del podio e entreranno in gioco ai playoff dal primo turno della fase nazionale e non dal primo turno del girone, come accadde un anno fa quando si qualificò per 2 turni con un doppio pari in virtù della posizione in regular season prima di essere eliminati nella doppia sfida dalla FeralpiSalò di Vecchi, quest'anno promossa in B. Un po' di numeri di questa stagione, che evidenziano come bisogna cambiare marcia in casa: ai playoff più che mai conterà il fattore campo e il Pescara deve far tornare l'Adriatico il suo vero e inespugnabile fortino:

Finora il Pescara ha conquistato 19 vittorie totali sommando le 2 gestione, 10 in casa e 9 in trasferta, con 8 pareggi complessivi e 11 sconfitte  delle quali ben 5 all’Adriatico (contro Crotone, Catanzaro, Taranto, Picerno e Foggia). Con 58 gol fatti è il terzo migliore attacco del raggruppamento alle spalle del Catanzaro dei record, che ne ha collezionati 102 del Foggia, che ha siglato meno della metà delle reti dei calabresi (60). Parecchie le reti subite, ovvero 42 che rendono il Delfino la settima migliore difesa del raggruppamento: non il massimo. 

Con Colombo 35 punti nelle prime 14 giornate, cioè fino al match casalingo col Catanzaro (al quale il Delfino si accostava dal -3 in classifica, con il sogno/ambizione dell'aggancio in vetta), mentre nelle successive 15, ovvero fino alla trasferta di Cerignola fatale al tecnico di Cesana Brianza, sono stati fatti soltanto ltanto 13 punti, frutto di 3 vittorie (Monopoli, Viterbese e Potenza), 4 pareggi (Monterosi, Andria, Latina e Giugliano) e 8 le sconfitte (in casa contro Catanzaro, Taranto, Picerno e Foggia; fuoricasa  contro Virtus Francavilla, Avellino, Crotone e Cerignola), con 13 gol fatti dei quali 5 nel confronto interno col Potenza, la partita della grande illusione della rinascita, e 20 reti subiti. Dopo il ribaltone la svolta, non senza incidenti di percorso (Messina e Taranto): con l'arrivo di Zdenek Zeman il Delfino ha totalizzato 17 punti in 9 gare con 5 vittorie (2in trasferta contro Gelbison e Picerno e 3 all’Adriatico contro Turris, Virtus Francavilla e Monopoli) con 18 di cui 16 realizzati dagli attaccanti (ben 10 da Lescano, capocannoniere biancazzurro con 19 reti, 9 delle quali nella gestione Colombo che lo ha visto spettatore per oltre 2 mesi) e 12 reti incassate. 

Commenti

L'amarcord: il Tita show all'Olimpico per mandare ko la Roma
Giro d’Italia 2023 al via dall'Abruzzo con un cast stellare! Tutte le info