Avellino e Pescara, guai a chi sbaglia
Big match al Partenio questo pomeriggio
Spirano forti, fortissimi i venti di crisi a Pescara, dopo le 4 sconfitte - di cui 3 di fila in casa - nelle ultime 5 partite. E, come se non bastasse, c'è anche il caso Lescano, con il trascinatore di inizio anno (primo gol ufficiale, degli 8 + 5 assist finora griffati, proprio nel match di andata) ad agitare ancor di più le acque. L'argentino da inamovibile è diventato addirittura terza scelta e oggi scalderà la panchina (Tupta, fino a pochi giorni fa sicuro partente, in vantaggio su Vergani per una maglia da titolare), il mercato bussa e Lescano a gennaio potrebbe anche diventare il nuovo centravanti avellinese (ma è dietro l'ex pescarese Cerri e Costantino nelle preferenze). Di certo, il rapporto sembra essersi rotto e servirà tutta la diplomazia possibile, da ambo le parti, per ricucire uno strappo che si è allargato in settimana con le dichiarazioni del centravanti. Ma mercato e casi spinosi a parte, oggi il Pescara è chiamato a dare un segnale di vita e di vitalità ad Avellino. In trasferta la truppa di Colombo va meglio che in casa (7 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta in 9 gare), ma bisognerà vedere quale Delfino scenderà in campo al Partenio-Lombardi: quello formato trasferta, organizzato, coriaceo e pungente, oppure quello spento, abulico e intimorito dell'ultimo mese? Di certo mancheranno alcuni uomini importanti: al lungodegente Pellacani, si sono via via aggiunti prima Plizzari e poi Palmiero ed infine Kraja, che per problemi muscolari al pari dei già citati 3 compagni ha dato appuntamento a tutti al 2023. Non ci dovrebbero essere dunque eccessivi cambi di formazione, forse a parte Tupta e Crescenzi (rispettivamente per Vergani e Cancellorri), rispetto all'ultimo Pescara visto all'opera. Un Pescara che non ha affatto convinto (eufemismo) e che oggi è chiamato alla riscossa contro un avversario già battuto, ma profondamente diverso da allora. Anche lui…..Ma in meglio.
Un girone dopo, infatti, è cambiato tutto ad Avellino. Dalla sconfitta del 4 settembre a Pescara, all'esordio in campionato, i Lupi d'Irpinia hanno mutato pelle. Non c'è più Roberto Taurino in panchina ma Massimo Rastelli, dal 20 ottobre. E col nuovo tecnico, tornato dopo 7 anni in biancoverde (nella prima esperienza, triennale, conquistò subito promozione in serie B e Supercoppa di C), le cose sono nettamente migliorate. E se il Pescara al Partenio cerca di archiviare la crisi dell'ultimo meseper regalarsi un sereno Natale e proiettarsi con rinnovato vigore al 2023, l'Avellino cerca conferme sulla bontà della cura Rastelli, che sembra funzionare. Nelle ultime 5 gare, dove il Delfino è caduto 4 volte, gli irpini sono imbattuti: 3 vittorie e 2 pareggi, con un solo gol incassato. Battere il Pescara oggi significherebbe agganciare il treno playoff e proiettarsi al 2023 con la consapevolezza di poter scalare posizioni in classifica per poi presentarsi al post season con l'etichetta di mina vagante.
Mister Rastelli lo sa e non nasconde le sue ambizioni. "Si affrontano due grandi piazze. Ad inizio stagione gli obiettivi erano simili, oggi la classifica dice altro ma noi vogliamo continuare sul percorso intrapreso sapendo di affrontare una squadra di grandissima qualità con calciatori di categoria superiore", le parole del tecnico alla vigilia. "Sarà una partita molto stimolante per entrambe. Noi siamo cresciuti e vogliamo fare la nostra prestazione per portare a casa un risultato positivo, i 3 punti sarebbero preferibili, ovviamente, in ottica classifica. Siamo concentrati sul Pescara, che verrà ad Avellino per fare risultato a tutti i costi”.
L'allenatore irpino scioglierà solo all'ultimo i dubbi sulla presenza o meno di Gambale (in preallarme c'è Trotta in caso di forfait) e Casarini, gli imprescindibili di attacco e centrocampo nel suo 4-3-3, ancora febbricitanti ma convocati, mentre ha recuperato ed è tornato regolarmente in gruppo l'ex biancazzurro Julian Illanes. A proposito di ex: fuori rosa c'è Gennaro Scognamiglio, che a gennaio verrà girato al Giugliano per il mediano brasiliano Gladestony (l'Avellino contribuirà a pagare parte dell'ingaggio dell'esperto difensore). “Siamo stati bersagliati dall’influenza, ho recuperato dei calciatori, qualche altro l’ho perso ma problemi non me ne faccio. Riuscirò a mettere in campo un 11 di tutto rispetto, non mi preoccupo di chi non c’è ma è normale che mi debba inventare qualcosa. Faremo la gara giusta perché non ci possiamo permettere passi falsi. Siamo l’Avellino e dobbiamo dimostrarlo”. Mancherà anche Daniele Franco, che proprio nel match d'andata ha esordito in maglia Avellino. “La partita con il Pescara è una tappa fondamentale del nostro cammino”, le parole del difensore che in settimana è stato premiato agli Italian Sport Awards per quanto fato l'anno scorso con la Turris, “perchè con questi 3 punti possiamo entrare nella zona playoff. Eravamo partiti con ambizioni diverse ma abbiamo trovato difficoltà, la nostra posizione in classifica non rispecchia il valore della rosa ma il cambio di allenatore ha portato una scossa”. Jacopo Dall'Oglio, appena rientrato da un infortunio, non ha dubbi: “Sarà una grande partita, il Pescara è un’ottima squadra. Vogliamo chiudere in bellezza l’anno e guardare al futuro con ambizione».
Commenti