Acri racconta: "A Pescara ridevano di Perin e adesso..."
L'ex d.s. biancazzurro ricorda...
Nazionale e Juve: è il momento dell'ex biancazzurro Mattia Perin, transitato a Pescara giovanissimo in un anno complicato. La stoffa si vedeva, ma in una stagione stranissima alternò giornate memorabili (ricordate la vittoria di Firenze con Perin in versione Superman?) a partite con qualche gol di troppo incassato (tanto da far coniare a qualche bontempone il nomignolo "Paperin").
L'ex direttore sportivo del Pescara Guglielmo Acri conosce bene Mattia Perin, con il quale ha condiviso l'avventura in Abruzzo: e proprio del futuro portiere della Juventus ha parlato ai microfoni di Tuttojuve.com. Ecco quanto dichiarato al microfono di Raffaella Bon.
"Ho buoni testimoni, anche a livello di colleghi, che al tempo ridevano. Come per Immobile, che quando era in Serie B dissi che sarebbe arrivato in Nazionale e pochi ci credevano, lo stesso avevo previsto per Mattia. A Pescara, oltre al buonissimo potenziale tecnico, mostrò una freddezza e delle doti caratteriali importanti, perchè comunque quella era una squadra che affrontava la Serie A per il primo anno, quindi abbastanza fragile dal punto di vista della consistenza tecnica. Lui ha fatto vedere sempre la stessa freddezza, non si abbatteva mai nell'arco dei 90 minuti, era sempre molto concentrato, ha mostrato già al tempo grandi doti, e parliamo di diversi anni fa, era un ragazzino". Negli anni quanto è cresciuto?
"Nel tempo credo abbia mostrato quello che aveva come potenziale. Sicuramente oggi è maturato, è un portiere importante. Quello che ha fatto vedere è davanti agli occhi di tutti. E' sicuramente maturato, è sicuramente migliorato a livello di rendimento. L'ultimo anno lo ha fatto in una squadra che certamente era molto più rodata e consistente di quello che era il Pescara di diversi anni fa. Ovviamente ha un'età differente, una maturità differente, una personalità ormai spiccata, credo non debba più dimostrare, è uno dei migliori che ci siano in Italia".
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