Pescara, qualificazione di ...rigore
Una vittoria di rigore per il Pescara. Ma che sofferenza! Buona la prima, ma solo ed esclusivamente per il turno superato. Non c’è affatto da esaltarsi. Al “ciak” numero uno della stagione, in Coppa Italia contro il Renate, il nuovo Pescara targato Baroni coglie il successo solo ai rigori (ad oltranza) ed accede al turno successivo dove sfiderà il Chievo Verona.
Il Pescara è ancora un cantiere aperto – e, forse, non si poteva pretendere di più – aspettando i rinforzi che, a due settimane dal via del campionato, diventano urgenti per plasmare il nuovo giocattolo biancazzurro.
Caprari al 3’ buca la porta avversaria e mette subito la partita in discesa per la Baroni’s Band. Il Pescara non preme sull’acceleratore, cercando il fraseggio ma con poche verticalizzazioni. Gli ospiti sono volenterosi, ma Fiorillo resta praticamente inoperoso per trenta minuti. Caprari, il più pimpante dei suoi, conferma sul campo quanto detto da Baroni alla vigilia: “è una certezza” l’investitura del tecnico che non ammette ipotesi di mercato in uscita per l’ex Roma. Le note dolenti, ma fino ad un certo punto, arrivano dalla difesa, insicura e traballante al cospetto dei non irresistibili lombardi. Da sottolineare, tuttavia, le condizioni di emergenza: il solo Pucino dei quattro interpreti schierati da Baroni, infatti, è un titolare in pectore. Gli ospiti prendono coraggio e Fiorillo è costretto a sporcarsi i guanti in due circostanze, sulla seconda complice un pasticcio difensivo di Cosic che regala una chance a Florian. Il primo tempo non offre altri spunti, confermando che la strada per avere un Pescara coriaceo e grintoso – secondo il volere di Baroni – è ancora lunga da percorrere per giungere alla meta.
Pronti via, ad inizio ripresa (2’) Florian dagli sviluppi di una punizione dalla sinistra coglie impreparata la retroguardia pescarese e batte Fiorillo. Tutto da rifare per il Pescara. Il Renate diventa intraprendente, trovando quel coraggio che gli era mancato nei primi 45 minuti. Le Pantere non graffiano, ma il Delfino non riesce a prendere in mano le redini del match. Maniero a due passi da Cincilla si divora il raddoppio sparando alle stelle la più ghiotta occasione da gol costruita dai biancazzurri: il segnale è nefasto ed il pubblico sugli spalti (4.523 unità) si dispera. Al 21’, la staffetta Bjarnason (artefice di una prestazione anonima) – Lazzari, ipotizzata alla vigilia, diventa realtà. Il Pescara inizia a mettere in campo un po’ di grinta e di cattiveria agonistica, armi che per 60 minuti erano rimaste nella fondina. La partita però non si accende (5’ di recupero inclusi) e le due squadre consegnano ai supplementari la decisione su quale delle due contendenti affronterà il Chievo nel successivo turno di Tim Cup.
Nei supplementari, Nielsen si posiziona terzino destro in luogo dell’infortunato Scrugli con il nuovo entrato Dettori che si piazza in mediana. Spampatti al 4’ spaventa la difesa biancazzurra con una giocata di alta scuola, ma non produce alcun danno. Due minuti dopo, sempre Spampatti di testa sfiora il bersaglio grosso, ma raccoglie solo gli applausi del pubblico pescarese che inizia a spazientirsi nei confronti della propria squadra. Maniero con una deviazione volante al minuto 11 prova a scacciare le streghe, invano.
Gli ultimi 15' del match regalano subito il debutto di Boldor che rileva l'infortunato Nielsen. Il nuovo entrato, schierato come terzino mancino causa emergenza, è subito intraprendente, volendo evitare di essere rispedito al mittente per essere girato alla Torres. Oltre la buona volontà, però, poco altro da segnalare. Al 12', Appelt Pires, tra i migliori, conclude con uno tiro non di molto fuori un bello slalom. Lo spettro dei rigori, però, si avvicina e diviene ineluttabile realtà, non mutando più il risultato. Sarà la lotteria dei rigori, dunque, a decretare la vincente del secondo turno di Coppa.
Sequenza calci di rigore: Politano (P) gol 2-1; Gualdi (R) gol 2-2; Maniero (P) parato 2-2; Rovelli (R) palo 2-2; Caprari (P) fuori 2-2; Scaccabarozzi (R) gol 2-3; Appelt Pires (P) gol 3-3; Bonfanti (R) gol 3-4; Lazzari (P) gol 4-4; Spampatti (R) fuori 4-4; AD OLTRANZA: Pucino (P) gol 5-4; Muchetti (R) gol 5-5; Dettori (P) gol 6-5; Morotti (R) parato 6-5. si qualifica il Pescara
Pescara – Renate 6-5 d.c.r. (tempo regolamentare: 1-1)
Reti: 3’pt Caprari, 2’st Florian (R)
Pescara: Fiorillo, Scrugli (50’st Dettori), Cosic, Del Fabro, Pucino, Nielsen (1'sts Boldor), Appelt Pires, Bjarnason (21’ st Lazzari), Caprari, Maniero, Politano. All. Baroni.
Renate: Cincilla, Muchetti, Morotti, Gavazzi (13’st Bonfanti), Malgrati, Adobati, Iovine, Gualdi, Scaccabarozzi, Florian (29’st Spampatti), Curcio (5'sts Rovelli). All. Boldini
Arbitro: sig. Pezzuto di Lecce, coadiuvato dagli assistenti Zappatore e Soricaro
Ammoniti: Scrugli, Dettori, Lazzari (P), Gualdi, Rovelli (R)
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