C'è un "problema" Adriatico per il Delfino?
4 punti in casa, 3 vittorie su 3 in trasferta: è un caso? Oppure no?
Forse 6 partite sono anche poche, anzi sicuramente lo sono, ma un trend inizia già a delinearsi: il nuovo Pescara sembra essere una squadra da trasferta. Raccoglie infatti più fuori (9 punti in 3 partite) che dentro (4 punti sui 9 a disposizione), ma bisogna capire se c'è un nesso di casualità o un nesso di causalità - sfumatura sottile ma fondamentale, quando una lettera all'interno di una parola cambia tutto il senso - in questo score. 4 punti sui 13 totali conquistati in riva all'Adriatico rispetto al bottino pieno esterno (9 su9) dovrebberosuscitare alcune domande in chi di dovere. E forse dovrebbe far pensare qualcosa che 9 dei 13 punti li hai ottenuti contro squadre della parte destra della classifica, ma dopo appena 6 gare in archivio questo dato lascia abbastanza il tempo che trova. Anche se delinea pure qui un trend. E' vero che all'Adriatico hai affontrato 3 formazioni di spessore (l'Avellino, battuto ma che nel rodaggio di inizio stagione è sembrato all'epoca ben più indietro dei biancazzurri, il Crotone, una delle 2 massime favorite alla vittoria finale, ma che ha vinto una gara da 0-0 scolpito nella pietra grazie ad un episodio fortuito e fortunoso, e il Monterosi, non una big ma squadra che, sebbene rimaneggiata, è assai organizzata e insidiosa) ed in trasferta no (Latina e Viterbese non sono da considerarsi ad oggi mine vaganti, il Foggia era in piena crisi di identità, risultati ed ambiente come poi testimonia il successivo addio di Boscaglia), ma è anche vero che c'è una sensazione chiara, netta, forse inequivocabile. Quale? Questo Pescara è una classica squadra da trasferta in C. Organizzata, brava nella riconquista e abile quando può giocare sugli errori altri, con riconquista palla immediata, e non quando deve fare la gara. Il trend è questo, vediamo se anche la trasferta di Potenza lo conferma. Ovviamente per aspirare a qualcosa di importante serve assolutamente migliorare il rendimento interno, facendo diventare l'Adriatico un fattore determinante (ovviamente in positivo), ma dopo 270 minuti in casa il dato non è confortante. E' vero che tra sfortuna, qualche arbitraggio non eccelso e partite male interpretate si poteva aspirare a qualcosa in più (con un punto contro il Crotone e 2 in più col Monterosi se si fosse conservato almeno un gol del doppio vantaggio o se Cuppone avesse chiuso la gara col 3-0) e che ora con 3 punti in più staremmo parlando di altro, ma è anche vero che ad oggi il dato è questo. Da confutare al più presto
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