Prima squadra

Ferraresi: "Pescara oltre ogni più rosea aspettativa, si vede la mano di Colombo. Sul mercato dico..."

L'intervista

17.11.2022 10:00

Fabio Ferraresi è un attento osservatore di casa Pescara. Da allenatore ed opinionista tv segue settimanalmente le vicende biancazzurre ed ha una idea chiara sulle prospettive stagionali della banda Colombo. “Il Pescara sta andando ben oltre le più rosee aspettative di inizio stagione”, le sue parole, “a inizio anno tutti da tifosi avevamo qualche dubbio, fugato poi dal campo, Bisogna fare un plauso a tutti, al tecnico, ai giocatori, a chi ha allestito l'organico e anche all'ambiente esterno, che si sta ricompattando. Il tifo pescarese può diventare l'arma in più. In questo Pescara c'è tanto di mister Colombo, innanzitutto perchè cambiare sistema di gioco ad una settimana da inizio campionato, capendo che non era il migliore per la rosa a disposizione, non è da tutti ed è sintomo di grande intelligenza e, soprattutto, di grande preparazione. Per farti seguire dalla squadra con un cambio di sistema a pochi giorni da inizio della stagione devi per forza essere un tecnico preparato e che ha in mano il gruppo. E' stato molto bravo. Molti allenatori non lo farebbero, per non sconfessare le proprie idee, disconoscere il proprio credo e mostrarsi incerti al gruppo, e andrebbero avanti per la propria strada pur sapendo che non è quella giusta. Invece Colombo ha capito ed ha cambiato. E' una persona umile, sa tenere il gruppo in modo egregio, facendo sentire tutti i giocatori importanti, ed ha competenze tattiche e di campo non banali. Infine ha doti umane importanti, che sono fondamentali”. 

Colombo ha anche doti non trascurabili da comunicatore: parla poco e dice sempre la cosa giusta, ponendo l'accento sempre su cosa si può migliorare senza mai cullarsi sugli allori. “L'anno scorso, al di là di errori tattici, la gestione Auteri peccava anche in comunicazione e nei rapporti con l'ambiente e la squadra”, sostiene Ferraresi, “mentre Colombo è sempre lucido ed obiettivo nelle disamine ed analizza sempre la partita senza nascondersi”. Ma dove può migliorare questo Pescara? “A mio parere i margini di crescita non sono notevoli, la squadra è questa e lo sarà fino alla fine. Può crescere nella capacità di chiudere prima le partite, ma il livello che sta esprimendo questa squadra credo sia già molto alto. Rispetto al Catanzaro può contare su più elementi, nel senso che nell'undici base i calabresi sono più forti ma il Pescara a livello di rosa è superiore”. Da ex centrocampista di spessore, Ferraresi ha un occhio clinico sul reparto nevralgico e a suo dire c'è un solo insostituibile: Luca Mora. “E' giusto che si ruotino tutti gli interpreti, eccetto lui. Nessuno si sta dimostrando imprescindibile a differenza di Mora, che è un giocatore di un'altra categoria. Non capisco come possa giocare in B, sta ancora bene fisicamente ed è un leader in campo. Gli altri centrocampisti si equivalgono, mi aspettato qualcosa in più da Palmiero ma quando si arriva a fine mercato e senza aver fatto preparazione, se non da solo, qualcosa paghi. Un giocatore abituato a fare la B inoltre deve calarsi in C con la testa giusta e trovare subito la condizione fisica. Spero che nel ritorno possa essere un valore aggiunto”. A gennaio come interverrebbe Ferraresi per rinforzare il Pescara? “Leggendo i giornali leggo che il direttore Delli Carri vuole prendere un difensore (Mesik, ndr) per rimpiazzare Pellacani, io invece prenderei un attaccante. Non perchè Lescano e Vergani non siano forti, anzi, ma perchè se il Pescara vuole provare a vincere il campionato – e nel girone di ritorno scatta un campionato completamente diverso da quello d'andata, con le squadre che devono salvarsi che si mettono col pullman davanti alla propria porta – dovrà spesso giocare con due centravanti di ruolo e quindi ne servirebbe un altro. Cuppone è un esterno devastante, che ha corsa e ha bisogno di spazio, e dunque se si dovesse giocare con 2 prime punte servirebbe una buona alternativa. Per me l'attaccante può essere la ciliegina sulla torta. Spalluto? Sì, ad esempio lui. E' molto forte, mi piace”. 

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