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Pari allo Zaccheria, il verdetto arriverà all'Adriatico: #FoggiaPescara 2-2

Allo Zaccheria il primo atto è andato così...

04.06.2023 20:29

4 gol, 2 pali (foggiani) e tante emozioni: la semifinale d'andata playoff non tradisce le attese e finisce in parità, un 2-2 che rimanda ogni verdetto al match di giovedì all'Adriatico. Foggia e Pescara danno spettacolo ma non indirizzano l'inerzia della semifinale dopo un botta e risposta così arrivato: 2' Petermann , 23' su rigore Rafia, 49' Lescano e  60' Bjarkason. 

La gara. In semifinale fa il suo "debutto" anche la tecnologia VAR: i due arbitri a supporto di Tremolada saranno Aureliano di Bologna e Sechi di Sassari. Circa le formazioni, due sorprese nel Pescara anti Foggia disegnato da Zeman, una assai grande: Gozzi al debutto in biancazzurro, come terzino sinistro, preferito al senatore Crescenzi per sostituire lo squalificato Milani. L'altra è la conferma di Cuppone al centro dell'attacco, con Lescano in panchina. Nel Foggia Delio Rossi schiera la formazione ipotizzata alla vigilia. Delfino in divisa rossa da trasferta e subito castigato. Dopo appena 90 secondi dal calcio di inizio, Petermann da fuori area con un sinistro chirurgico buca Plizzari ed infligge un dispiacere al vecchio maetsro Zeman, suo estimatore, che lo ha allenato proprio in Daunia l'anno scorso. La reazione pescarese non è immediata, perchè il Foggia chiude bene gli spazi e cerca di soffocare le fonti di gioco biancazzurre per poi riversarsi in avanti alla ricerca del raddoppio. Schenetti è il fulcro del gioco pugliese, il Rafia foggiano se vogliamo: le trame offensive partono tutte, o quasi, dai suoi piedi. Il Delfino fatica a prendere le misure ad un foggia corto e compatto, che sembra oltretutto assai più determinato nei contrasti. Al minuti 11 il Foggia va vicinissimo al raddoppio, ma Ogunseye centra il palo dopo aver anticipato Boben. Sospiro di sollievo per Plizzari e soci. Il Foggia sembra in controllo, la partita si innervosice ma grosse occasioni da rete - escluso un botta e risposta Gozzi-Garattoni che si rifugiano in angolo - non si registrano fino al 22, quando il Pescara si guadagna un calcio di rigore. Su tiro di Delle Monache, Kontek in scivolata tocca con il braccio e viene anche ammonito (diffidato salterà il ritorno). Dal dischetto Rafia non sbaglia. L'inerzia cambia e Merola e Kraja a cavallo del 26ì hanno la chiace del raddoppio, col Foggia che accusa a livello psicologico il gol incassato da penalty. Al 31' annullato il raddoppio pescarese griffato Cuppone per fuorigioco, il Var conferma la decisioni di campo dell'arbitro Tremolada. Più Foggia che Pescara in avvio, più Pescara che Foggia nella parte centrale del primo tempo, ma a regnare è un sostanziale equilibrio in una partita che va di fiammate. Al 41', in contropiede Delle Monache sciupa il vantaggio numerico e calcia alto sopra la traversa. Un minuto dopo il Foggia reclama un rigore per un contatto Schenetti-Rafia, per arbitro e Var non c'è nulla da ravvisare e sanzionare. Allo scadere, il Foggia centra il secondo palo di serata con un colpo di testa in tuffo dello scatenato Schenetti su assist di Bjarkason. Curiosità: è lo stesso palo centrato prima dal compagno. Sul ribaltamento di fronte Dalmasso dice di no a Rafia e così si chiude una vibrante prima frazione di gioco. Si riparte con un altro debuttante nel Pescara, D'aniello per Plizzari, Lescano per Delle Monache e Kolaj per Merola. Nessuna variazione nel Foggia. Pronti via Cuppone di testa sfiora il bersaglio grosso. Ma il bersaglio grosso lo centra Lescano che porta avanti il Delfino al 49' con una zampata da vero rapace dell'area di rigore. L'esterno destro è di Fancudo-gol è perfetto e Dalmasso è beffato. Poi Di Noia appena entrato si becca il giallo che gli farà saltare il ritorno, causa diffida. Al 57' Lescano sfiora la doppietta, ma non riesce a trasformare il suo intento in realtà. Schenetti nel Foggia ci crede ancora e non molla. Lui e Bjarkason che fa 2-2 tutto solo davanti a D'Aniello dopo sfondamento centrale. Si torna in parità.Dopo il pari i Satanelli ritrovano linfa e spingono, o provano a farlo, come forsennati. Ma il Pescara c'è. Si va da una parte all'altra del campo senza soluzione di continuità. O quasi. Al 70' c'è spazio per Mora al posto di Kraja. Al 74' D'Aniello fa vedere di che pasta è fatto,dicendo no a Bjarkason che stava per realizzare la doppietta. Le squadre danno tutto, sino alla fine, per prendersi un vantaggio in vista del match di ritorno. Ma il risultato non cambierà più

Il tabellino:

FOGGIA-PESCARA 2-2

MARCATORI: 2' Petermann (F), 23' su rig. Rafia (P), 49' Lescano (P), 60' Bjarkason (F)

FOGGIA (3-5-2) Dalmasso; Leo, Kontek, Rizzo; Garattoni (69' Di Pasquale), Bjarkason, Petermann (53' Di Noia), Schenetti, Costa; Peralta, Ogunseye (77' Iacoponi).   All. Delio Rossi A DISPOSIZIONE: Raccichini, Thiam, Markic,  Vacca, Garatton.

PESCARA (4-3-3) Plizzari (46' D'Aniello) Cancellotti, Boben, Mesik, Gozzi; Rafia, Aloi, Kraja (70' Mora); Merola (46' Kolaj), Cuppone, Delle Monache (46' Lescano).  All. Zdenek Zeman A DISPOSIZIONE: Sommariva,  Pellacani, Ingrosso, Crescenzi, Gyabuaa, Germinario, Desogus, Vergani.

AMMONITI: Kontek, Di Noia  (F), Gozzi, rafia (P)

ARBITRO: Paride Tremolada di Monza. ASSISTENTI: Mattia Regattieri di Finale Emilia e Giorgio Ravera di Lodi; QUARTO UOMO: Simone Galipo’ di Firenze.

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