Il Pescara è pronto al debutto. Baroni vuole i 3 punti
Il Pescara vuole iniziare con il piede giusto. Partire bene in campionato, infatti, avrebbe valore non solo in termini di classifica ma anche di morale per cementare un gruppo completamente rivoluzionato e plasmato ex novo rispetto a quello che ha concluso la scorsa stagione agli ordini di Serse Cosmi. Ora in panchina c’è Marco Baroni ed il primo avversario è il Trapani di Boscaglia.
Pescara e Trapani, nuovamente di fronte ad inizio campionato come l’anno scorso. A campo invertito e prerogative diverse rispetto a 365 giorni fa, quando la squadra all’epoca targata Pasquale Marino tenne a battesimo i siciliani nella prima gara interna in Serie B. Al Provinciale, per il posticipo della seconda giornata, arrivava allora un Pescara appena retrocesso e presentatosi ai nastri di partenza come una delle squadre favorite alla vittoria finale. L’uomo della provincia trapanese, alias Pasquale Marino da Marsala, portava al cospetto della sua gente quella che si pensava essere una corazzata. Grandi firme nell’undici base e una panchina ricca di alternative doc. Il Trapani, invece, era la Cenerentola della cadetteria che sognava di diventare la “Matricola Terribile”. Missione compiuta da Boscaglia ed i suoi ragazzi, missione fallita dai biancazzurri, artefici di una stagione più che deludente. Tanto è cambiato da allora, soprattutto in Abruzzo. L’estate ha portato una rivoluzione. Nessun colpo da copertina, tanti giovani ed una nuova guida tecnica, quel Marco Baroni capace, sempre in Abruzzo ma 40 km più a sud, di portare il suo Lanciano ad un passo dai playoff.
Il Pescara arriva al debutto del torneo cadetto 2014-15 con il felice prologo costituito dal doppio passaggio del turno in Tim Cup a danno di Renate e Chievo, ma la squadra è ancora “un cantiere aperto” (Baroni dixit). Non solo perché mancano da reperire sul mercato alcune pedine ritenute fondamentali dal tecnico, ma anche perché la metamorfosi tattica del Delfino necessita di tempo e di alchimie ancora da rodare. Il punto di partenza a livello tattico è dato dalla difesa a 4, poi in avanti lo scacchiere viene modellato a seconda degli interpreti di volta in volta scelti. Per le prime uscite stagionali, Baroni si è concentrato sul 4-3-3 con i reduci della scorsa stagione, vale a dire Caprari, Politano e Maniero, a fungere da tridente. Ed anche il match con i siciliani vedrà questo modulo tattico in campo. Privo di Lazzari (squalificato) e con Pesoli in panchina, l’unica novità rispetto alla squadra che ha battuto il Chievo 7 giorni fa è data dall’impiego dal 1’ di Nielsen in mediana.
In casa Trapani, tiene ancora banco il mercato ma Boscaglia non è per nulla intenzionato a recitare il ruolo di agnello sacrificale sull’altare delle ambizioni pescaresi. Il tecnico siciliano è intenzionato a schierare nel suo 4-4-2 dal 1’ tanto il reintegrato Terlizzi, ex di turno, quanto il bomber Mancosu. Basso, Aramu, Scozzarella e Barillà – vecchio desiderio del Pescara – avranno il compito di fungere da cerniera in mediana, senza trascurare la fase offensiva.
Probabili formazioni:
Pescara: Fiorillo, Pucino, Cosic, Zuparic, Grillo, Nielsen, Appelt Pires, Bjarnason, Caprari, Maniero, Politano. All. Baroni
Trapani: Marcone, Lo Bue, Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato, Basso, Barillà, Aramu, Scozzarella, Abate, Mancosu. All. Boscaglia
Arbitro: sig. Chiffi di Padova
Commenti