Fede Accornero, il Gila lo ha mandato dal maestro Zeman
Il talento in rampa di lancio
Le note liete di questo primissimo scorcio di stagione in casa Pescara arrivano dai giovanissimi, in particolare da due elementi che domenica in Coppa Italia hanno esordito come titolari passando direttamente al calcio dei grandi dal campionato Primavera2. Stiamo parlando di Federico Accornero e Matteo Dagasso, le due nuove scommesse di Zdenek Zeman. Dopo 40 anni di calcio e 1101 panchine, il demiurgo di Praga è pronto a lanciare altri due grandi prospetti. Il primo, proveniente dal Genoa, tra i baby aveva incantato, siglando 19 gol in 28 apparizioni in campionato e 2 reti in 4 presenze in coppa Italia di categoria. Mister Alberto Gilardino, che non lo ha mai perso d'occhio per tutta la scorsa stagione, lo ha anche fatto esordire in serie B: 8 minuti appena nella vitoria per 4-0 sul Cosenza del 6 marzo, in sostituzione di Gudmundsson. Ma per un genovese di nascita con il marchio rossoblù sulla pelle, giocare a Marassi anche solo una manciata di minuti a risultato acquisito è un sogno che si avvera. Il tecnico genoano e la società erano pronti a puntare quest'anno su Accornero in caso di permanenza in B del Grifone, ma una volta ottenuta la promozione nella massima serie era chiaro che non si potesse tenere all'ovile un giovane che ha bisogno di giocare per crescere, migliorare e maturare. Tanti club hanno bussato alla porta di via Ronchi 67 per Accornero, ma il Gila in estate lo ha spedito in riva all'Adriatico, anche se la squadra locale gioca in terza serie, perchè in panchina c'è quel mago dei giovani che lui, tra un infortunio e l'altro, ha avuto come tecnico nello scampolo finale della stagione 2016-17. Un anno non felice per lui, che ha collezionato appena 3 presenze in biancazzurro dopo aver iniziato il campionato ad Empoli senza gloria, ma che gli ha permesso di constatare sulla sua pelle ciò che si sa da sempre di Sdengo: con i giovani è il numero uno. Duro quanto basta e sempre prodigo di consigli, non guarda alla carta di identità ed ha il coraggio di gettare nella mischia chi merita di scendere in campo. Se poi ha a che fare con gli attaccanti, Zeman non ha eguali al mondo. Ed allora Accornero ha chiuso la valigia in Liguria per aprirla in Abruzzo, dove si è trasferito solo a titolo temporaneo perchè il Genoa crede in lui e non vuole perderlo. Già nelle prime amichevoli, anche se contro i dilettanti, Federico si era fatto notare, a suon di reti e passaggi vincenti. Sembra aver già memorizzato i movimenti dell'ala sinistra zemaniana, anche se ZZ chiede di più. Molto di più. Ed ora che è arrivato da Bologna anche Cangiano, la concorrenza è forte sull'out offensivo mancino ma il biglietto da visita che Accornero ha presentato domenica nella prima partita da titolare tra i professionisti è di quelli luccicanti: un bellissimo gol, il primo ufficiale della nuova stagione biancazzurra, e l'assist per la rete dell'illusione griffata da Cuppone. E pazienza se da un suo ingenuo fallo è nato il primo rigore granata, realizzato da Lanini, che ha dato il via alla rimonta della banda Nesta. E' un peccato di gioventù veniale, assolutamente perdonabile ad un classe 2004 che nel post partita non si è comunque detto convintissimo di aver commesso una irregolarità punibile con la massima punizione. “Era dubbio il rigore, ma sono stato poco attento anche io”, le sue parole dagli spogliatoi di Fiorenzuola. “La decisione dell'arbitro va comunque accettata. Sono felicissimo per il primo gol in maglia Pescara, adesso devo solo lavorare e fare ciò che chiede il mister. La sua presenza è stata determinante per la mia scelta, sappiamo cosa è riuscito a fare in passato con gli attaccanti. Io devo solo dare il massimo”.
FOTO MASSIMO MUCCIANTE
Commenti