Guardarsi le spalle....
Playoff non troppo distanti, ma bisogna buttare un occhio allo specchietto retrovisore...
Male,davvero male, a tratti malissimo. E con un ko che ha importanti riflessi anche sul piano psicologico. Niente effetto Epifani, almeno per il momento. Il cambio di guida tecnica nel Pescara non ha prodotto l’inversione di tendenza che tutti si auspicavano. Di certo nessuno ha la bacchetta magica per poter risolvere i problemi in una manciata di giorni appena, ma in pochi avrebbero pensato ad un esordio del nuovo allenatore con un passivo così pesante.
Il Pescara fallisce l'appuntamento con il Parma e non si salva quasi nessuno nella truppa di Epifani. Diciamolo subito: dal match contro i ducali si sono avute alcune importanti risposte. La prima è che la squadra non giocava contro Zeman. Ha limiti strutturali e caratteriali propri. E noti. Senza anima, senza cuore, senza gioco e senza idee: Pescara - Parma è stato il piccolo sunto di ciò che non va. La squadra corre, benchè male, ma quando la testa non gira non si può fare affidamento solo a gambe e polmoni. Epifani non ha eccessive colpe, la debacle è figlia di paure e timori che si sono amplificati dopo lo svarione difensivo - inaccettabile - che ha prodotto dopo 10 minuti lo 0-1. Al giovane tecnico, che non è riuscito ad incidere sulla psiche dei suoi in pochi giorni, si può forse imputare un assetto sin troppo offensivo, con 4 giocatori d'attacco più Brugman in regia. Troppo in condizioni normali, figuriamoci in un contesto nel genere. La squadra ha provato a lottare, ma è il minimo sindacale che si chiede a giocatori di B. Forse è il caso di un restyling più forte dell'assetto tattico, almeno per ridare qualche certezza e qualche sicurezza ad un team che sembra veramente allo sbando. Ed impotente davanti aad avversari che con poco sforzo hanno maramaldeggiato. La difesa a tre appare una soluzione praticabile: ci sono i centrali per farlo (Campagnaro, Coda, Perrotta, Gravillon, Fornasier, all'occorrenza Fiamozzi e Elizalde), non si concederebbe troppa profondità alla squadra opposta ed i 4 terzini in rosa (Balzano, Crescenzi, Mazzotta e Fiamozzi), abili soprattutto in fase di propulsione, consentono di rimpolpare una mediana che patisce dinamismo e fisicità altrui. Perchè non provare subito?
L’occasione del pronto riscatto per la truppa biancazzurra ci sarà già domani, quando all’Adriatico – Cornacchia scenderà il Carpi per il recupero del match rinviato due settimane fa per neve . Vietato fallire, lo spettro dei playout non è poi così distante. E' vero che i playoff sono ancora alla protata in una classifica ancora molto corta, ma buttare uno sguardo allo specchietto retrovisore non è mai una idea malvagia. Entrare in una spirale negativa, infatti, è molto più semplice che non uscirvi. Ed è la prima cosa da evitare...
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