Il doppio ex Lupo a PS24:" Baldini è una garanzia. Sull'Ascoli e la partita di domenica..."

A CURA DI MATTEO SBORGIA 

Le due parentesi del ds pescarese Fabio Lupo  all'Ascoli sono state brevi. La prima, nel 2005, quando costruisce una squadra di tutto rispetto per il sodalizio marchigiano nella massima serie. La formazione bianconera, guidata in panchina dal tecnico giuliese Marco Giampaolo annoverava tra gli altri giocatori come: Cristiano Del Grosso, Pasquale Foggia, Michele Fini, Saša Bjelanović e Fabio Quagliarella. Il suo incarico ad Ascoli durò appena 3 mesi e si concluse con l'esonero da parte del presidente Benigni. La seconda parentesi ascolana di Lupo c'è stata nel 2021 che è andata avanti per appena 4 mesi. Fabio Lupo a prescindere da tutto è un direttore sportivo capace, un professionista serio e affidabile che dopo l'esperienza alla Spal attende con pazienza il suo momento e l'opportunità giusta  per tornare a fare il suo lavoro. In vista di Ascoli - Pescara, match che è in programma domenica 6 ottobre (h 19:30) al Del Duca, noi di Pescarasport24 lo abbiamo intervistato  in quanto  doppio ex dell'incontro, in quanto la sua carriera dietro la scrivania è cominciata nel 1996-97 da responsabile del settore giovanile biancazzurro proprio nella città dannunziana.  

Qual è la peculiarità che le piace di più di Mulè: è vero che lei con il suo parere è stato in qualche modo importante  per l'approdo in Abruzzo del difensore e perchè?

“Mulè è un giocatore che possiede una grande elasticità, ciò  gli consente di essere molto versatile e quindi di adattarsi a più sistemi di gioco. Il rapporto tra la sua struttura e elasticità credo che sia l'aspetto più importante. Pescara ha blasone e tradizione che non scopro certo io. Nel mio piccolo diciamo che ho semplicemente  ricordato questi fattori al suo procuratore Beppe Accardi a cui sono legato da un rapporto di amicizia. Per il resto hanno fatto tutto loro. Sono convinto che il ragazzo, che aveva altre proposte in C ,abbia compiuto la scelta giusta..”

Georgj Tunjov che lei ha avuto alla Spal sta facendo di nuovo fatica a imporsi nella mediana biancazzurra. A suo parere come si può far rendere al meglio questo giocatore e se è d'accordo che per l'estone occorre far ricorso al bastone e alla carota?

“Intanto non entro nelle questioni altrui perchè non è di mia competenza farlo. Lo dico dall'inizio: Tunjov per le qualità che possiede potrebbe giocare in A tranquillamente. Il suo problema è di  temperamentale. Se non  riesce a fargli scattare la molla nemmeno Baldini, dopo che ci ha provato invano Zeman lo scorso anno, allora la situazione diventa complicata e direi quasi impossibile da sbrogliare. Dispiace perchè si tratta di un ragazzo perbene, un professionista serio. Però la realtà è questa..”

Cosa pensa di Baldini e del suo Pescara. A suo parere la mancanza di una punta di categoria  e l'assenza forzata di Lonardi a centrocampo quanto e come potranno inficiare alla distanza?

“Il Pescara per l'organico che ha penso che possa giocarsela per ottenere  una posizione di privilegio nei playoff. Questo è il mio pensiero sin dall'inizio. Credo che Baldini sia una vera e propria garanzia. I suoi dettami devono essere ancora del tutto assorbiti dal gruppo e quindi ci sono notevoli margini di miglioramento per il Delfino. Poi chiaramente  gli ottimi risultati che stanno arrivando e l'aspetto caratteriale del gruppo squadra che sta emergendo aiutano tantissimo. Vincere aiuta a vincere. Sarebbe ancora meglio con la presenza di una punta di categoria, ma nelle ultime partite(in particolare con il Carpi) ho notato un Vergani diverso. Tecnicamente è un giocatore che non si discute. Ha tutte le qualità per fare un altro tipo di carriera, ma evidentemente finora ha pagato qualche carenza sotto l'aspetto caratteriale e temperamentale. Evidentemente ci sarà stato un risveglio da parte sua. Spero riesca a confermare questi progressi notevoli che ha compiuto. Sarebbe un'ottima notizia sia per lui che per il Pescara. L'infortunio di Lonardi è una tegola che non ci voleva. Stava dando equilibrio, pulizia e muscoli alla mediana dei dannunziani come ho già avuto modo di dire in passato. Di certo le alternative non mancano a livello tecnico tattico.. Mi si consenta di mandare un abbraccio  al ragazzo, augurandogli un pronto rientro  pechè so che significa passare per la rottura di un crociato.."

Che tipo di  squadra è il suo ex Ascoli e a cosa dovranno secondo lei prestare più attenzione i biancazzurri?

 “I bianconeri secondo il mio parere non riescono ancora a trovare un'identità. L'organico è stato forse costruito senza seguire i dettami del tecnico. Qualche carenza indubbiamente. Poi ci mancherebbe questo è solo il mio punto di vista da esterno. L'Ascoli è una buona squadra con delle ottime individualità come Corazza, D'Uffizi, Achik che fanno dell'imprevedibilità e della tecnica le loro armi migliori. Piermarini e Bando sono giovani molto interessanti..”

Domenica sera al Del Duca c'è Ascoli - Pescara. Che partita si aspetta e quale potrebbe essere a suo avviso  la chiave di volta dell'incontro?

“Sarà una partita dagli umori contrapposti. L'Ascoli non avrà l'umore al massimo visto il brutto momento e vorrà fare punti per uscire dalla crisi. D'altro canto, il Pescara di Baldini venderà cara la pelle per continuare a rimanere in testa alla classifica. I biancazzurri sono in salute sia fisica che mentale in questo momento. L'aspetto psicologico ad oggi può fare la differenza…"

Fabio Lupo quanta voglia ha di tornare in pista, qualcosa bolle in pentola magari da Avellino? 

“Resto alla finestra. Questo è un periodo in cui mi sto aggiornando che avevo messo in preventivo. Se arriverà un'occasione professionale  buona la prenderò in considerazione, altrimenti continuerò a vivere serenamente la mia vita. Con l'Avellino non ho avuto contatti veri e ufficiali. Fa piacere comunque che ogni tanto il mio giri per piazze importanti di B e C, come può essere quella irpina..”