Prima squadra

AAA cercasi bomber. Vero...

Problemi attuali e nomi possibili sul mrcato

29.11.2024 08:18

Quello che ad inizio torneo era un semplice sospetto, a 270 minuti dal giro di boa è ormai chiaro a tutti: il Pescara non ha un goleador di riferimento. Il cammino biancazzurro che, sia chiaro, resta strepitoso, finora si è appoggiato su una vera e propria cooperativa del gol, che però non ha un leader dichiarato. E la storia della serie C, casi rari a parte (vedi il Modena di Tesser 3 anni fa), racconta che per arrivare fino in fondo si deve avere un punto di riferimento certo e prolifico in zona gol e che il collettivo da solo non può bastare. Il capocannoniere biancazzurro resta ancora Andrea Ferraris con 3 gol, tutti siglati da subentrante, ma ormai a secco dal 16 settembre, quando beffò la difesa della Pianese guidata dal pescarese Fabio Prosperi. L'ex Monza ha messo insieme appena 418 minuti in campo distribuiti in 13 partite, appena 7 giri di lancette in più di quel Ricky Tonin che ha siglato 2 reti (1 su rigore), ma in 9 apparizioni, e che è stato l'ultimo colpo di mercato in un reparto che stenta a decollare. Il perchè è presto spiegato: Merola è ancora la controfigura del giocatore capace l'anno scorso di segnare 17 gol, dei quali ben 14 nel solo girone di ritorno, Cangiano è fermo ad una marcatura ma è ala più dedita a creare gioco e a fornire assist che a battere a rete e il riferimento centrale del tridente, sia esso Vergani (un solo sigillo, obiettivamente troppo poco per un centravanti titolare) o Tonin, lavora essenzialmente per la squadra, dovendo essere funzionale svariando su tutto il fronte offensivo e dando manforte in fase di non possesso. In tal senso le statistiche parlano chiaro: il centrale dell'attacco pescarese percorre di media 13 km a partita, certamente non poco, ma cosa che determina un grande dispendio di energie che fa mancare di lucidità nel momento topico. C'è poi la caratteristica strutturale della squadra che non crea occasioni in prevalenza per il terminale in mezzo, ma che ha altre soluzioni per colpire. Si spiega anche così, oltre che con la positiva caratteristica di saper sfruttare ottimamente le palle inattive, quella che oggi è la principale peculiarità del Delfino: riuscire a bucare la porta avversaria con diversi uomini e raramente con lo stesso. Il Pescara con 12 marcatori (a quota 2 ci sono anche il difensore Brosco, il mediano De Marco e l'esterno Bentivegna, che ha firmato i suoi gol in 612 minuti distribuiti in 11 gare) ha mandato a referto gli stessi uomini di Bayer Leverkusen ed altre big del calcio europeo, uno solo in meno dell'Inter che guida la speciale graduatoria in riferimento ai 5 principali campionati continentali (serie A, Premier League, Liga, Ligue 1 e Bundesliga). Gennaio però è vicino e già è scattata la ricerca del puntello gusto per far compiere al gruppo il definitivo salto di qualità. Con Vergani che va a scadenza e non ancora inizia a parlare di rinnovo, riemergono piste già battute (Biasci del Catanzaro, Soleri dello Spezia, che Baldini conosce benissimo, Magrassi del Cittadella e Gori dell'Avellino), tutte assai difficili, e c'è l'idea Francesco Forte dell'Ascoli, che a dicembre termina una lunga squalifica e che i piceni potrebbero anche mettere sul mercato. Il ds Foggia lo conosce bene ma prima di iniziare a muoversi davvero vuole vedere le risposte dei suoi attaccanti. Tonin già a Gubbio avrà la sua chance: smaltiti i problemi gastrointestinali che lo hanno escluso dal derby, guiderà un Pescara che avrà in Saio e Mulè i volti nuovi dell'undici titolare e, forse, la sorpresa Bentivegna per Merola in avanti. 

Commenti

Sebastiani:" Pensiamo al Gubbio. Sulla cessione della società..."
Cangiano:" Mi manca il goal. Sulla squadra.."