La Nazionale di Softball a Pescara per preparare le Olimpiadi
L'intervista a coach Obletter
E' ripartita da Pescara la strada della Nazionale femminile di Softball in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo. Le Azzurre di coach Enrico Obletter, infatti, si sono radunate in Abruzzo e sono al lavoro sul diamante di Pescara, intitolato alla memoria di Luigi Minnucci (storico presidente del Pescara Baseball Softball scomparso qualche anno fa) con un chiaro obiettivo: salire su uno dei gradini del podio nella prossima rassegna a cinque cerchi.
La strada è lunga e mancano tanti mesi, ma la truppa azzurra (ieri ricevuta in Comune dal sindaco Carlo Masci e dall'assessore allo sport Patrizia Martelli) non vede l'ora di giocare le storiche partite nel Paese del Sol Levante.
"Sono giorni molto intensi” commenta il manager dell'Italia Softball, Enrico Obletter, nato in Australia da genitori di Chieti. “Si tratta del primo di una lunga serie di raduni che porteranno la nostra Nazionale fino all'appuntamento con le Olimpiadi di Tokyo, a luglio 2021. Stiamo facendo i primi test e nel corso di questi mesi selezioneremo le atlete che faranno parte del gruppo olimpico. Il campo pescarese non è solo tra i migliori d'Italia ma tra i migliori d'Europa e ci consentirà di allenarci in particolare sul gioco veloce. Il nostro obiettivo, non lo nascondiamo, è un piazzamento da medaglia, questa squadra ne ha tutte le possibilità e ci alleneremo per ottenere questo obiettivo. Chiunque partecipi ad un evento così grande vuole competere per vincere, ma non sarà facile. Non facciamo proclami, le chiacchiere non servono. Ma ce la metteremo tutta. Le favorite per la medaglia d'oro restano il Giappone, campione olimpico in carica, e gli Usa, che hanno vinto gli ultimi due Mondiali. Queste due squadre si stanno dividendo puntualmente i trofei, ma noi ci siamo per dire la nostra. In una partita secca, con un po' di bravura, un pizzico di fortuna e una possibile giornata storta delle avversarie può accadere di tutto. La cosa importante sarà stare più tempo possibile insieme, per cementare il gruppo e lavorare. Lo scorso anno ci siamo riusciti e i risultati si sono visti, in questa stagione per ovvi motivi non è stato possibile. Ma speriamo vada tutto per il meglio".
Per Obletter il ritorno in Abruzzo è sempre bellissimo: "Mi sento italiano e abruzzese, pur essendo in realtà nato altrove. Ed è sempre un orgoglio tornare qui. Non è il primo stage a Pescara e ogni volta ci troviamo benissimo. E spero che la presenza della Nazionale sia anche un'occasione per tenere vivo il movimento del batti e corri in regione"
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