Pescara - Catania, tutte le statistiche. Con sette vittorie (nessuna fuori casa), altrettanti pareggi (due in trasferta) e undici sconfitte (9 lontane dalle mura amiche) gli etnei si presentano all’Adriatico in quart’ultima piazza, come nel match di andata. In 26 partite i siciliani hanno di media 25’ 31” di possesso palla , i biancazzurri 24’ 00”. Sono 558,2 i palloni giocati dai rossoblù ad incontro con il 63,4% di passaggi riusciti (560,5 palle giocate con il 63,2 % il Delfino). Il Catania ha messo a segno finora 38 gol (9 in trasferta) e subiti 40 (23 lontani dal Massimino) con 1,5 gol a partita. Dal canto suo il Pescara ha siglato 41 reti (16 in casa) e subite 35 (15 all’Adriatico) con la media di 1,6 gol a partita (terzi dopo Carpi e Livorno). Gli uomini del subentrato Marcolin hanno il 49,3% di pericolosità con 10’ 04” di supremazia territoriale, 12,9 tiri a partita di cui 5,2 nello specchio. I dannunziani hanno, invece, il 50% di pericolosità (dietro solo al Livorno) con 9’44” di supremazia territoriale, 12,5 conclusioni di cui 4,9 in porta.
L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete.
Pescara – Catania, i precedenti in Abruzzo. Sono 13 i precedenti nelle terre dannunziane in competizioni ufficiali con due vittorie del Delfino, sei pareggi e due successi siciliani con 13 gol dei biancazzurri e 10 reti del Catania. A questi si aggiunge l’amichevole di lusso del 5 agosto 2009 vinta dai siciliani per 0-2 con i gol vittoria di Sciacca e Plasmati ed un rigore sbagliato dal biancazzurro Francesco Zizzari. Il primo precedente assoluto tra le due compagini risale al lontano 8 febbraio 1976: nella 19° giornata del torneo cadetto all’Adriatico finì 1-1, stesso risultato del match di ritorno. Il Pescara di Tom Rosati terminò poi il campionato al 14°, il Catania al 19° posto. La stagione seguente, sempre in Serie B, vi fu una piccola rivoluzione in casa biancazzurra: il presidente Capacchietti lasciò il timone del comando ad
Armando Caldora. Cambio anche in panchina con l’addio dello storico Domenico Rosati per
Giancarlo Cadè. Nella seconda giornata l’ancora sconosciuto Delfino pareggiò in casa a reti bianche contro i rossoblù di Carmelo Di Bella. A fine campionato la truppa di capitan
Zucchini si piazzò in seconda piazza conquistando la prima storica promozione in massima serie. Le due formazioni si rincontrarono tre anni dopo sempre tra i cadetti nel campionato 1980-81, la stagione del Milan e della Lazio retrocessi in B per lo scandalo Totonero. Il Pescara di Aldo Agroppi superò di misura all’Adriatico il neo promosso Catania con il gol vittoria di Chinellato al 61’. Nel campionato seguente le due squadre si divisero la posta in palio pareggiando per 1-1 con il Delfino retrocesso in C a fine stagione. Se vuoi risalire dalla Serie C alla B c’è solo una mossa da fare, richiamare lo specialista
Domenico Rosati. Promozione e successiva salvezza raggiunta, lo storico condottiero lasciò il feudo dannunziano per ripetere l’ennesimo miracolo con il Palermo naufragato in C1. Il presidente Marinelli chiamò così alla guida Enrico Catuzzi. Il Delfino pareggiò all’Adriatico 1-1 contro il retrocesso Catania, risultato poi ripetuto in entrambe le sfide del campionato cadetto 1985-86. L’anno seguente il patron Marinelli lasciò il Pescara a Panfilo De Leonardis. Nuovo presidente, nuovo allenatore: sulla panchina biancazzurra arrivò l’allenatore indimenticato di tutti tempi, il ‘
Profeta dell’Adriatico’ Giovanni Galeone. Nell’ottava di andata del due novembre 1986, il Pescara s’impose di misura in casa con il gol vittoria di Rebonato. Al termine del campionato il Delfino vinse il campionato tornando per la seconda volta in Serie A. Causa cammini e posizioni geografiche molti differenti, le due compagini tornarono ad affrontarsi 14 anni dopo, nel campionato di Serie C1 2001/02: nella quinta giornata di andata prima storica vittoria etnea in casa Pescara. Terminati rispettivamente Catania terzo e Pescara quarto, la sfida si ripeté nei playoff: nell’andata all’Adriatico vittoria di misura con il gol al 79’ di Suppa. Nel match di ritorno, quando sembrava tutto fatto, il gol a tempo scaduto di Cicconi spense i sogni di gloria degli abruzzesi (siciliani poi promossi in B vincendo la finale contro il Taranto). Due anni dopo, il Pescara di Ivo Iaconi neo promosso in B, si riprese la meritata rivincita vincendo di misura all’Adriatico grazie al gol al 43’ di Marco Stella. La stagione seguente, il ripescato Delfino di Simonelli sfiorò l’impresa all’Adriatico andando in vantaggio per 2-0 con i gol di Terra e Job, raggiunto poi nella ripresa con le reti di Manfredini e Ferrante. Il Pescara riuscì ad essere ripescato anche la stagione seguente: gli uomini di Maurizio Sarri però si arresero al Catania di
Pasquale Marino perdendo di misura in casa. A fine stagione il tecnico di Marsala riportò i rossoblù in Serie A, undicesima piazza invece per il Delfino. Mentre il Catania volava in A, il Pescara annaspava nel terzo campionato italiano. La partita quindi tornò in auge all’Adriatico in quella che fu definita un’amichevole di lusso il 5 agosto 2009 con il successo degli ospiti per 0-2. Tre anni dopo le due compagini si affrontarono per la prima volta in massima serie. Prima delle vacanze natalizie, il Pescara del subentrato Bergodi ottenne una grande vittoria last minute 2-1 all’Adriatico: vantaggio iniziale biancazzurro di Celik, pareggio di Barrientos ma
gol vittoria all’ultimo minuto su punizione di Romulo Togni. Il successo interno e il colpaccio nella giornata successiva al Franchi illusero tutti con il Pescara mestamente retrocesso in B dopo un girone di ritorno terrificante. Nel posticipo di domenica il Pescara e Baroni saranno chiamati ad imporsi su una delle più blasonate formazioni della Serie B in una sfida lunga trent’anni.
I precedenti in Abruzzo
1. |
19°B |
08/02/1976 |
Pescara |
1-1 |
Catania |
2. |
2°B |
03/10/1976 |
Pescara |
0-0 |
Catania |
3. |
18°B |
18/01/1981 |
Pescara |
1-0 |
Catania |
4. |
6°B |
18/10/1981 |
Pescara |
1-1 |
Catania |
5. |
31°B |
28/04/1985 |
Pescara |
1-1 |
Catania |
6. |
16°B |
22/12/1985 |
Pescara |
1-1 |
Catania |
7. |
8°B |
02/11/1986 |
Pescara |
1-0 |
Catania |
8. |
5°C1 |
01/10/2001 |
Pescara |
1-2 |
Catania |
9. |
Playoff
C1 |
18/05/2002 |
Pescara |
1-0 |
Catania |
10. |
16°B |
23/11/2003 |
Pescara |
1-0 |
Catania |
11. |
14°B |
21/11/2004 |
Pescara |
2-2 |
Catania |
12. |
19°B |
10/12/2005 |
Pescara |
0-1 |
Catania |
13. |
Amich |
05/08/2009 |
Pescara |
0-2 |
Catania |
14. |
18°A |
21/12/2012 |
Pescara |
2-1 |
Catania |
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