Kraja, il protagonista inaspettato: "Siamo un grande gruppo e c’è tanto buonumore"
" La promozione con il Pescara? Ne parleremo più avanti..."
Erdis Kraja, classe 2000, arrivato in prestito dal’Atalanta, pèuno dei grandi protagonisti di questo primo scorcio di stagione in casa Pescara. Ed è forse un protagonista inaspettato, perchè non tutti lo davano come titolare. Eppure, da centrale o da mezz'ala, il suo rendimento è stato super. Almeno finora. Kraja, nato in Italia da genitori albanesi (ha giocato nella Nazionale under 21 del suo paese), ha parlato nei giorni scorsi a Il Centro e noi vi riproponiamo le dichiarazioni rilasciate dal giocatore al quotidiano abruzzese. Buona lettura.
Kraja, che era successo ad agosto?
«Sono arrivato a Pescara quando la squadra aveva già iniziato la preparazione ed ero in ritardo di condizione. Avevo bisogno di alcune settimane per rimettermi a posto e piano piano ci sono riuscito anche grazie alle partite giocate. Ora sto molto meglio e ho messo tanta benzina nelle gambe».
Ha dato ottime risposte sia come vertice basso del centrocampo che come mezzala.
«Posso interpretare al meglio tutti i ruoli del centrocampo. Cerco di fare quello che mi chiede il mister, soprattutto cerco di farlo al meglio».
Esce dalla spogliatoio Lescano, c’è tanto buonumore e il centravanti biancazzurro richiama l’attenzione. Kraja, Lescano la sta distraendo.
«Siamo un grande gruppo e c’è tanto buonumore. Poi ora Facundo fa sempre gol quindi è molto contento. Speriamo continui così».
Lei nella Primavera dell’Atalanta è stato compagno di squadra di alcuni giocatori che Pescara la conoscono bene, come Davide Bettella, e di grandi campioni del calcio internazionale, leggi Dejan Kulusevski oggi al Tottenham di Conte. Erdis, la sua storia calcistica parla italiano.
«Sono cresciuto all’Atalanta e vi racconto che da piccolo facevo il difensore centrale in maglia nerazzurra, ma poi mi hanno spostato a fare il mediano. E sono molto contento. La mia storia? L’Italia mi ha dato tutto. Sono nato qui e sono stato felice di aver fatto il percorso con l’Atalanta. Poi però in nazionale ho vestito la maglia dell’Albania perché in azzurro non ho avuto la possibilità».
Avendo giocato in under 21 potrebbe ancora ricevere una chiamata. Ci spera?
«Non dico né di no e né di sì. Sono aperto a tutte le possibilità…»
Esce dallo spogliatoio anche Luca Mora, come Lescano cerca di distrarre Kraja che però spende belle parole sul suo capitano. Mora è un esempio da seguire?
«Direi proprio di sì. Tutti vorrebbero avere Luca come compagno di squadra. È un punto di riferimento e un giocatore così secondo me può far bene in qualsiasi gruppo».
Lei ha già fatto oltre 60 partite in C. Non le va stretta la categoria?
«Non devo dirlo io, sarà il campo a giudicare. Per essere un classe 2000 ho già molte gare alle spalle ed è normale che per il futuro io voglia puntare in alto. Ma ora pensiamo all’Andria e al presente».
Obiettivo serie B da raggiungere con i biancazzurri?
«Mi ripeto, pensiamo al presente. La promozione con il Pescara? Ne parleremo nelle prossime interviste…».
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