L'Atlante biancazzurro
Tutto sulle spalle di Merola
Davide Merola è un po' l'Atlante del calcio pescarese. Come il personaggio della mitologia greca che fu costretto a tenere sulle spalle l'intera volta celeste per volere di Zeus, anche il folletto di Santa Maria Capua Vetere ha tutto il peso dell'universo biancazzurro sulle sue spalle. Se segna lui il Pescara vince, se invece non va in rete la squadra di Cascione (e di Zeman e Bucaro prima) fatica anche solo a pareggiare. Lo dicono i numeri e l'andamento di un girone di ritorno dove, tra tanti bassi e pochi alti, il Delfino è rimasto a galla grazie quasi esclusivamente alle sue 13 reti. In un girone di ritorno da 25 gol totali, più della metà portano dunque la firma dell'ex Foggia, che nel complesso, Coppa Italia, inclusa, ha griffato nel 2023-24 ben 18 marcature e 5 assist, meglio degli ultimi due idoli dell'Adriatico: Franco Ferrari, che ha messo a referto 14 reti (1 in coppa) e 4 assist col Vicenza, e Facundo Lescano, suo “gemello” l'anno scorso nella cavalcata playoff della banda Zeman, che si è fermato a 16 sigilli con 6 passaggi smarcanti vincenti in maglia Triestina. Esattamente come il Titano greco, che per Omero nell'Odissea portava con animo leggero quelle colonne che reggono il mondo, anche Merola non sente la fatica di essere l'unico sostegno del Pescara, ma è chiaro che per andare il più lontano possibile negli spareggi promozione c'è bisogno necessariamente di altri bomber.
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