Adriatico da riconquistare

Adriatico da riconquistare. Il Delfino dalla vocazione corsara, anche se l'inaspettato e rovinoso stop di Sestri Levante farebbe pensare il contrario, deve tornare a macinare punti in casa per prendersi il terzo posto finale e proiettarsi al meglio verso i playoff. Dal 21 novembre ad oggi, infatti, in 4 mesi e in 9 uscite davanti al proprio pubblico il Pescara ha vinto una sola partita, quella con la Lucchese di inizio mese, ed è chiaro che per poter sognare in grande bisogna necessariamente invertire il trend. Più in generale, in una stagione iniziata con l'esclusione dalla Coppa Italia per mano del Pineto nello stadio amico, una sorta di segnale premonitore delle difficoltà casalinghe della truppa, in 16 uscite la banda Baldini ha messo insieme solo 25 punti, uno score nettamente inferiore alle tre di testa (Entella 39, Ternana 38, Torres 30) ma anche delle inseguitrici Vis Pesaro e Pineto, che hanno totalizzato 32 punti, e persino del tandem Pianese-Perugia (28) e del prossimo avversario, quell'Arezzo (26, ovvero stesso bottino ottenuto da Bucchi e soci nelle gare esterne) che domani alle ore 15 sarà di scena nell'impianto di via Pepe con il chiaro intento di provare a vincere per scalare posizioni in graduatoria. Bisognerà riconquistare l'Adriatico anche nel senso di riconquistare i tifosi, sempre più depressi e sfiduciati. Continuerà la contestazione nei confronti del presidente Sebastiani, ma la squadra sarà incitata. In vista dei playoff servirà portare allo stadio più gente possibile per far diventare lo stadio amico un fattore. Eccetto lo zoccolo duro, infatti, in questa stagione in pochissime volte si sono registrati numeri sugli spalti in linea con la tradizione pescarese.