Una sfida tra disperate. Da non sbagliare
Solo il Pescara ha da perdere, l'Entella ormai è spacciata
Si riparte da dove si era interrotta la faticosa rincorsa playout, ovvero dalla sfida con l'Entella rinviata per il focolaio registrato in casa Pescara alla fine del ritiro lombardo in occasione della doppia, consecutiva trasferta contro Monza e Brescia di dopo Pasqua.
All'Adriatico sarà sfida tra disperate, tra ultima e penultima, ma delle due solo una ha ancora qualcosa da perdere. Non è l'Entella, ormai spacciata, tenuta in vita (calcistica si intende) solo dall'aritmetica. I liguri, però, non verranno a Pescara a fare una scampagnata. Professionalità e serietà non lo consentono e inoltre c'è un nuovo tecnico, Gennaro Volpe, che di certo avrà dato un minimo di brio ad una pattuglia che con Vivarini era ormai sembrata da tempo rassegnata all'ineluttabile destino. In casa Pescara c'è un freschissimo precedente quasi analogo, risalente alla scorsa stagione: il Pescara, invischiato nella lotta per non retrocedere (ma un anno fa la situazione era comunque migliore, avendo possibilità sia di salvezza sia di playout), affrontò il già retrocesso Livorno all'Adriatico. Chi si aspettava una passeggiata e 3 punti comodi si è poi ricreduto sul campo, col Pescara a centrare grazie a Maniero una striminzita vittoria su misura. Era la penultima gara di regular season, non la quintultima, ma la classifica era certamente meno da bollino rosso di questa.
Il Pescara dovrà vincere e proiettarsi agli scontri diretti con Cosenza e Reggiana con la consapevolezza di avere ancora cartucce da sparare. Quindi la vittoria sull'Entella è obbligatoria e rappresenta il minimo sindacale per poter almeno sperare ancora, a patto che l'Ascoli lasci per strada da qui alla fine ancora qualche punto per poter almeno dare la chance (al Pescara, o al Cosenza o alla Reggiana) di giocarsi tutto nel doppio spareggio post season.
Tornando alla sfida di martedì alle 14, le posizioni di classifica di Delfino e Virtus testimoniano la pessima stagione di entrambe. I biancazzurri vantano anche il terzo peggior attacco del torneo (27 gol come la Reggiana), l'Entella il peggiore in assoluto (25 gol, in mezzo c'è il Cosenza con 25 ma con un match disputato in più). Sia Pescara sia Entella sono fanalini di coda anche nelle reti al passivo: la peggior difesa è quella virtussina con 54 gol incassati, poi c'è proprio quella ora affidata a Grassadonia con 50 (come la Reggiana, che ha giocato una partita di più).
Il Pescara è poi la terza squadra più sconfitta in stagione (17 ko) e al primo posto di questa graduatoria, con 19 partite senza gioia, c'è proprio l'Entella. E quanto a vittorie? Anche qui ambedue sono inevitabilmente tra le peggiori. Il Pescara ha vinto appena 6 gare (3 in casa e 3 fuori), la Virtus appena 4. In mezzo c'è il Cosenza con soli 5 successi.
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