Repetto: "In settimana incontro col presidente per fare il punto"
Il d.g. a Il Centro: "Sottil? Ha buone chance di rimanere"
La stagione 2020-21 bussa già alla porta del Pescara. E' già il tempo delle scelte in casa Pescara e in settimana verranno sciolti i primi nodi, a partire dalla guida tecnica con Sottil che sembra avere buone possibilità di conferma. Di questo e altro Giorgio Repetto ha parlato a Il Centro in una lunga intervista di cui vi riproponiamo le dichiarazioni salienti.
«Sono contento, la squadra ha giocato due grandi partite meritando la vittoria. Purtroppo, quest’anno abbiamo rischiato il baratro, adesso dobbiamo rimboccarci in fretta le maniche e lavorare per il futuro. Siamo in ritardo rispetto a molte società di B che, avendo chiuso prima la stagione, si sono già mosse sul mercato».
Quale sarà il primo passo?
«In settimana noi dirigenti incontreremo il presidente per fare il punto della situazione. Ci confronteremo cercando di stabilire una linea da seguire per ripartite in fretta. Veniamo da un’annata complicata, se abbiamo fatto 45 punti significa che ci sono stati problemi. Bisogna analizzare le cause della flessione del girone di ritorno, in cui la squadra ha raccolto appena 19 punti».
A fine gara ha detto: “Di sicuro Zauri, Legrottaglie e Sottil hanno sbagliato meno rispetto alla società e ai calciatori”.
«Lo ribadisco. Nella classifica dei demeriti i tre allenatori occupano gli ultimi posti. Abbiamo commesso più errori noi dirigenti e i giocatori. Nella sua gestione Zauri ha conquistato 26 punti nonostante alcune assenze pesantissime, in particolare quella di Fiorillo che ha saltato 11 partite. Legrottaglie è arrivato in un momento delicato e dopo qualche settimana c’è stato il lockdown che ha sconvolto il lavoro di tutte le squadre. Infine Sottil che ha avuto pochissimo tempo per preparare le partite, ma alla fine è riuscito a portarci in salvo».
A proposito, Sottil sarà confermato?
«Ha buone chance di rimanere, ha disputato due ottime gare ai play out e anche nelle partite precedenti il Pescara ha spesso offerto buone prestazioni. A breve prenderemo la decisione».
Tornando agli spareggi, nei giorni precedenti alle sfide con il Perugia era ottimista o pessimista?
«Ero teso, ma al tempo stesso convinto che ai play out avremmo fatto bene. Certo, un po’ di preoccupazione c’era ed è rimasta anche dopo la vittoria nel match di andata. In fondo, negli ultimi tempi fuori casa abbiamo sofferto tantissimo e alla fine anche a Perugia, pur dominando, siamo stati sconfitti nei 120’. Al tempo stesso, però, ero fiducioso perché la squadra seguiva le direttive dell’allenatore, era concentrata, aveva capito che stavamo sprofondando e pure al Curi ha disputato un’ottima prestazione».
Nel 2006 Grosso, suo genero, realizzò il rigore della vittoria dell’Italia ai Mondiali di Germania. Ha provato le stesse emozioni quando Masciangelo ha segnato il penalty decisivo?
«Ho sofferto più al Curi che a Berlino, mi sento più pescarese che italiano. Sono felicissimo, salvare la categoria per il Pescara era una questione di vita o di morte».
Un pensiero per Massimo Oddo con cui ha conservato un ottimo rapporto?
«È stato infilato in un tritacarne. Al termine del girone di andata il Perugia era in piena zona play off con 27 punti ed è stato esonerato. Poi la società lo ha richiamato a tre gare dalla fine in un momento difficilissimo. La rosa era forte, ma aveva problemi all’interno. Dico la verità, al suo posto non sarei tornato a Perugia, se avessi potuto dargli un consiglio gli avrei detto di rifiutare».
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