Prima squadra

Una vittoria che fa bene (solo) al morale

L'ultimo test precampionato

18.08.2024 10:19

Anche l'amichevole di ieri contro l'Audace Cerignola, l'ultimo test prima del debutto in campionato, ha confermato che c'è tanto da lavorare in casa Pescara, al netto della vittoria. E non potrebbe essere altrimenti, dato che la squadra ad oggi risulta indebolita rispetto a quella che ha chiuso l'ultima stagione e che il mercato in entrata ha fatto registrare ben pochi arrivi e non di certo idonei ad innalzare il tasso qualitativo di una rosa che ha più lacune che non punti di forza. Con una campagna abbonamenti che al momento fa registrare inevitabilmente numeri dimezzati rispetto all'anno scorso, quando in panca c'era la calamita Zeman e aspirazioni di grandezza, in un clima sempre più stanco e sfiduciato, le contestazioni continuano (ieri striscione pesantissimo contro Sebastiani con i soliti cori a far da corollario alla protesta), le premesse della stagione non sono rosee. Si inizia venerdì, in un campo difficile (Terni) e contro una squadra che vuole subito tornare in B. A Silvi ieri è finita 2-0 (reti di Bentivegna e Cangiano nei primi 45 minuti) l'unica gara precampionato del Delfino, Coppa Italia a parte, disputata contro una squadra professionistica (sfida iniziata con 25 minuti di ritardo rispetto all'orario annunciato perchè il pullman della squadra ospite era rimasto bloccato in autostrada). Per il primo tempo mister Baldini, confermando il 4-3-3 già visto a Vasto mercoledì e varato dopo lo scivolone di Coppa contro il Pineto, non ha avuto eccessive indicazioni. Troppo molle l'avversario, che pure si preannunciava come ambizioso. E' ancora calcio d'agosto e quindi vale poco, ma entrambe le sfidanti di ieri hanno poco di cui sorridere. Con un centrocampo muscolare e più dedito all'interdizione che non alla costruzione, il Pescara ha faticato a proporre gioco all'interno di una prima frazione che ha visto comunque gli uomini di Baldini avere un maggior possesso palla rispetto ai modesti avversari. Il predominio territoriale è stato legittimato al 28' dal raddoppio firmato Cangiano su assist di Bentivegna, il migliore dei suoi e che aveva sbloccato il match (mercoledì a Vasto doppoetta nello 0-3 dell'Aragona) , che ha chiuso di fatto il primo tempo. Enem e Meazzi per Vergani e Franchini sono state le sostituzioni decise da Baldini all'intervallo. Ma la sostanza di una partita sempre più nervosa e spigolosa e con ben pochi spunti degni di nota non è cambiata. Anzi, il match si è avviato stancamente alla conclusione, con scaramucce tra i giocatori e praticamente nulla da segnalare di cronaca sportiva. Al 65' Baldini ha riproposto l'esperimento Tunjov play (fallito di nuovo) dopo la girandola di sostituzioni che ha visto entrare l'estone per Squizzato, Saio per Plizzari, Staver per Giannini e De Marco per Dagasso (poi entreranno anche Sasanelli e Ferraris per l'impalpabile Enem e Bentivegna). La prova generale in vista della trasferta di Terni di venerdì si conclude con una buona iniezione di fiducia per il morale, ma con la consapevolezza che c'è tanto da rivedere per mister Baldini ma anche nella stanza dei bottoni sul mercato per rendere competitiva una squadra che ad oggi non può essere inserita di diritto, se non per storia e blasone, tra le favorite alla vittoria del Girone B di serie C, quello sulla carta meno competitivo dei tre raggruppamenti di Lega Pro. Serve una mano pesante nel mercato in entrata (e nelle prossime 72 ore possono arrivare 3 colpi, Lonardi, Muleè ed Improta a fronte delle cessioni di Merola, Franchini e Tommasini) perchè la squadra di oggi nemmeno il mago Zeman (che l'anno scorso in 27 gare totalizzò 41 punti con una squadra non all'altezza, ma comunque migliore di quella attuale) potrebbe portarla in alto. E, forse, nemmeno Pep Guardiola…..

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