Pari scialbo, Pescara sempre peggio
All'Adriatico è andata così...
Chissà, per qualcuno sarà stato finanche un discreto pareggio. La tristezza che fa un Adriatico così vuoto e silente è l’esatta fotografia del disastro sportivo del Pescara. Aggiungiamo che sembra una serata tiepida da inizio estate e la mancanza di stimoli dell’Entella per assistere ad un match davvero strano. Con continui capovolgimenti di fronte, difese a dir poco allegre e occasioni che non mancano. A cominciare dall-imbucata di Merola per Cuppone che trova pronto De Lucia alla parata.
Accornero ci prova dalla distanza, ma l’azione più bella arriva intorno alla mezz’ora quando Accornero apparecchia per Merola che col tacco di volo stava per realizzare un gol da antologia se non ci fosse l’altrettanto ispirato De Lucia ad alzare il muro.
Nella ripresa, come da prassi nelle ultime settimane,entrano gli ultras e quantomeno la serata si anima. In campo, però, i ritmi calano ulteriormente. E dopo un’ora di passeggiate in campo, ci si accorge della presenza di Tunjov che arma il sinistro, fuori di poco.
Poi cambi in serie, all’Entella il pari sta evidentemente bene. E il Pescara? Male male, è scomparso dal campo col passare dei minuti. Fa anche rabbia l’atteggiamento rinunciatario, ma tant’è, si lotta per il settimo posto, si elogiano le “belle sconfitte” (Cesena), o i passi in avanti per l’organizzazione data da Cascione.
Che tristezza che fa…
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