Prima squadra

La vigilia di mister Silvio Baldini

Domani si gioca!

10.01.2025 11:33

A CURA DI MATTEO SBORGIA

Vigilia di Pescara-Rimini, la partita che deve segnare il rilancio biancazzurro dopo un periodo opaco. Come di consueto mister Silvio Baldini ha preso la parola per parlare di tutti i temi di casa Pescara. Ecco le sue parole. 

 "Per la formazione va aspettata la rifinitura. Ai ragazzi non posso dire nulla, ogni settimana si allenano al meglio. Questo è un momento in cui abbiamo delle difficoltà. Non dobbiamo spaventarci e dobbiamo cercare di rimanere attaccati al treno della promozione. Dobbiamo continuare a lavorare con grande professionalità. Letizia? Oggi lo valuterò. Ma sarà difficile che possa essere utilizzato. Crialese ha uno stiramento, per lui stop di 15-20 giorni. Tutti gli altri sono a disposizione. La squadra ha smesso di sognare? Ho fatto questa riflessione con la squadra. Dopo la gara con il Milan inconsciamente abbiamo pensato di essere diventati bravi. E forse abbiamo smesso di sognare e sono venuti fuori i nostri limiti. Anche un grande campione se smette di sognare diventa un mediocre. Tutte le persone se non sognano si fermano e io lo provo su me stesso. La sconfitta provoca amarezza e delusione ma serve cogliere le opportunità. In settimana siamo andati in spiaggia poi abbiamo alleggerito il carico di lavoro diminuendo le doppie sedute. E voglio vedere con il Rimini se la squadra ha ancora la voglia di sognare. Servono le motivazioni giuste per ripartire. Sembra che io ce l’ho con i procuratori che cercano di vendere al meglio i loro giocatori, ma non è così. Poi però i giocatori non possono andare sotto la curva a battere forte la mano sul cuore e poi si cambia squadra. Qui a Pescara c’è magia. E se lo dico è perché sono come si sta qui. Se poi i procuratori dopo due partite non fatte bene ai giocatori propongono altro allora diventa difficile sognare. Per fortuna i giocatori del Pescara sono moralmente splendidi. Se io provo a parlare nel cuore dei giocatori e poi qualcuno mette dubbi diventa tutto complicato. Giuda quando morì andò all’inferno senza perdono. Ecco, io non perdono chi mi tradisce. E più traditori trovo e più non li perdono e li offendo. I procuratori prendono i soldi sia se vinci sia se perdi. Le delusioni sono per noi. Ora isoliamoci e cerchiamo di lavorare al meglio. Poi il responsabile di tutto sono io. Per vincere dobbiamo essere sempre al massimo. Noi non siamo in grado di gestire. Per vincere dobbiamo sognare e io non mi arrenderò mai. A chi mi chiede mister perché non vinciamo più? Io rispondo… ma perchè non ti fai i c… tuoi. Eravamo primi nel recupero palla ora siamo calati. Calo fisico fisiologico? Assolutamente si. Abbiamo fatto un picco importante e ora ultimamente non siamo riuscire a risalire ma siamo calati. E secondo me per la testa perché i test fisici sono migliorati. Voglio vedere se eravamo a +6 in classifica se i procuratori proponevano altre situazioni ai loro assistiti. Situazioni di Pellacani e Merola? Non faccio nomi, li hai fatti tu. Non è colpa dei giocatori se il loro sogno è leggermente svanito. Per me non contano i soldi, ma contano le emozioni che ci fanno sentire belli e felici. Un mio grande abbraccio a Stefano Pardini che ha perso il papà, gli vogliamo bene”.

(TRASCRIZIONE RETE8)

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