Zeman - Immobile, un rapporto nato a Pescara che non si è interrotto...

La prima Zemanlandia pescarese ha avuto, tra gli altri, un grandissimo protagonista: Ciro Immobile. 28 gol in un'annata straordinaria, per lui e per il Delfino. E nacque allora un rapporto bellissmo tra il calciatore campano e il tecnico boemo, che originariamente avrebbe voluto altri giocatori a Pescara al centro del suo tridente. In cima alla lista di ZZ c'era infatti Sau, ma era troppo alto l'investimento per portare l'ex Foggia in riva all'Adriatico e l'allenatore decise di non chiedere un grande sacrificio al suo club. Immobile arrivo' a Pescara solo ad inizio agosto 2011, a squadra quasi completa e per volontà dell'allora ds Delli Carri (non di Zeman). Il centravanti titolare nelle gearchie inziali era Ricky Maniero ("più tecnico", secondo ZZ), ma Ciro Immobile ci mise poco a prendere la maglia di centravanti del nuovo Pescara. Lo fece dalla prima giornata di campionato, non la mollò più diventando uno dei grandi della Zemanlandia biancazzurra.

Se Ciro è diventato quel che è oggi lo deve in buona parte a Zeman e al Pescara. Certo, ci ha messo (tanto, tantissimo) del suo facendo bene negli anni successivi. Ma la sua scalata partì da Pescara, con zeman in panchina. Oggi i due sono legati da un profondo rapporto di stima e di affetto. Ed entrambi non perdono occasione per dirlo.

Lo ha fatto Immobile ieri al Corriere dello Sport. "Ci siamo trovati molto bene. Anche fuori dal campo: un maestro di vita molto simpatico, molto alla mano, diverso da come si vede in Tv", le parole di Ciro. Che sono state praticamente contemporanee a quelle pronunciate da ZZ, inserite in un discorso ben più ampio ma che fanno capire perchè quel centravanti che non reputava congeniale poi si rivelò un vero top player: "Nel calcio moderno un giocatore appena sente un dolorino si ferma. Ricordo che Immobile a Pescara ha giocato qualche volta con la caviglia gonfia. Ciro aveva tanta fame. Oggi per qualsiasi acciacco ci vogliono le cure, gli esami radiologici e via discorrendo. C’è un’altra mentalità e il mio è un discorso generale, non mi riferisco solo alla mia squadra". Ciro e Sdengo, un affetto iniziato tanti anni fa a Pescara. E destinato a non finire...